16 Dicembre 2022

Rapporto sulla criminalità in Toscana: Prato seconda in Italia per segnalazioni legate al riciclaggio

Rilevanti anche i dati legati alle operazioni anti droga


Riciclaggio e droga. Sono questi i due ambiti nei quali la nostra provincia si segnala in Toscana per radicamento della criminalità.
In totale nel 2021 sono state 8.206 le segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio registrate in Toscana (con un incremento del 22,6% rispetto al 2020). Lo rivela il sesto rapporto sui fenomeni di criminalità organizzata e corruzione in Toscana, realizzato dai ricercatori della Scuola Normale Superiore di Pisa e presentato oggi a Firenze. La provincia di Firenze è la prima per numero di segnalazioni in valore assoluto, seguita da Prato, Pisa e Lucca.
La provincia di Prato è tra le prime province in Italia per la localizzazione delle segnalazioni (400 unità per 100.000 abitanti), al secondo posto su scala nazionale dopo Milano. Nel 2021 sono state 29 le società destinatarie di un provvedimento interdittivo anti- mafia. Negli ultimi due anni il numero di interdittive emesse nella regione (63 provvedimenti) è superiore a quello registrato
complessivamente nei sei anni precedenti, facendo della Toscana la quarta regione del Centro-Nord per numero di provvedimenti prefettizi dal 2014 al 2021, con un incremento nell’ultimo triennio superiore alle regioni più attive su questo fronte di prevenzione antimafia.
Il rapporto sottolinea che il quadro del rischio associato all’uso relativo del contante evidenzia forti criticità per il territorio toscano. Il traffico di stupefacenti rappresenta il principale e più fiorente affare illegale in Toscana che, per l’eroina, è la quinta regione italiana per quantitativo sequestrato. E anche per le droghe sintetiche è in posizione primaria nello scenario nazionale. Il porto di Livorno si conferma il terzo scalo nazionale per cocaina sequestrata dietro Gioia Tauro e Vado Ligure. A Livorno, spiega il rapporto, si è assistito ad una forte crescita, così come a Prato nell’ultimo quadriennio, del numero di operazioni antidroga, prima del brusco calo registrato nel 2021. Nel 2020 la Toscana è stata la seconda regione in Italia per stupefacente
sequestrato, seconda soltanto alla Calabria. Secondo il rapporto, negli ultimi anni si è consolidato un processo di internazionalizzazione del mercato che ha riguardato componenti straniere soprattutto per reati legati alla droga e alla prostituzione.

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