9 Dicembre 2022

Tribunale, allarme della Cgil: “L’ufficio del Giudice di Pace è al collasso”

Il sindacato chiede un tavolo tecnico permanente: "Deve essere la politica locale a farsi carico della questione giustizia"


“5 unità di personale sulle 15 previste, con una scopertura del 67%. E da gennaio 2023 ne resteranno soltanto 4, con una scopertura pertanto del 73%. L’annosa situazione degli Uffici Giudiziari Pratesi si arricchisce di un ulteriore amaro capitolo: l’Ufficio del Giudice di Pace è già al collasso. “Dire ‘prossimo al collasso’ sarebbe infatti un eufemismo in quanto il disastro è già realtà. E a breve peggiorerà” afferma il delegato Giustizia della Funzione Pubblica Cgil Prato Walter Vizzini. “Siamo ormai diventati una barzelletta sentita troppe volte che non fa più ridere…ammesso che ci sia mai stato qualcosa di divertente nella situazione degli uffici giudiziari pratesi. Ci teniamo ad essere chiari: sappiamo perfettamente che la responsabilità di quanto accade è del Ministero della Giustizia che da anni si dimostra totalmente refrattario a qualsiasi richiesta di intervento o di semplice interlocuzione sull’argomento. E siamo altrettanto consapevoli che i capi degli uffici giudiziari che si sono susseguiti, la politica locale, gli ordini professionali si sono spesi più volte per cercare di risolvere il problema. Detto ciò, non possiamo fare a meno di segnalare che il problema persiste, anzi peggiora! In danno ai cittadini che ricevono un servizio da quarto mondo e dei lavoratori degli uffici giudiziari che si trovano schiacciati da carichi di lavoro e responsabilità insostenibili.”

“E’ necessario un ‘tavolo tecnico’ permanente sulla questione Giustizia a Prato – prosegue il segretario della Funzione Pubblica CGIL Prato/Pistoia Sandro Malucchi -. E intanto è indispensabile che la politica locale si faccia carico del problema, concordando linee di intervento immediate per correre in supporto del personale del Giudice di Pace di Prato. Ripetiamo quanto sopra detto: nessuno nega i ripetuti tentativi da parte della politica locale e degli ordini professionali di porre rimedio alla situazione. Tuttavia – continua Malucchi – non si può continuare ad aspettare che sia il sindacato ad accendere ogni volta i riflettori sui vecchi e nuovi disastri degli uffici giudiziari pratesi. Si smette di affrontare un problema quando lo si è risolto. Noi come sindacato siamo disponibili a qualsiasi tipo di iniziativa ma deve essere la politica locale a farsi carico di guidare e coordinare le azioni da mettere in campo. Ribadiamo in conclusione la necessità di un “tavolo tecnico” permanente volto ad affrontare la “questione giustizia” perché le iniziative “spot” hanno dimostrato amaramente la loro inefficacia. Oltre ad ovviamente un intervento immediato per evitare la completa paralisi del Giudice di Pace di Prato”.

 

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