7 Dicembre 2022

Un volume fotografico su Prato per sostenere Pamat

"ClickiAmo Prato 2" è il titolo progetto lanciato in occasione delle festività natalizie, per sostenere le attività dell'associazione in favore dei ragazzi in difficoltà


L’emozionante racconto della Prato di oggi passa attraverso “ClickiAmo Prato 2”, uno straordinario volume fotografico che raccoglie 160 immagini scattate da decine di pratesi per sostenere le attività di Pamat, l’associazione che da oltre trent’anni si occupa di disagio giovanile e di minori in difficoltà ma anche di supporto educativo ai genitori, mettendo in campo numerosi progetti speciali attraverso l’impegno dei suoi instancabili volontari. A presentare l’iniziativa, nella sede dell’associazione in via del Serraglio, Rosita Galanti, consigliera di Pamat, il fotografo Francesco Bolognini, ideatore del contest da cui nasce il volume, l’imprenditore Federico Melani che ne ha sostenuto con grande generosità la pubblicazione e l’assessore Valerio Barberis. Presenti, con la vicepresidente di Pamat Patrizia Nanni, il direttore artistico della Camerata Strumentale Alberto Batisti, il direttore della New Haven University Kevin Murphy, con i fotografi Cristina Bartolozzi e Mauro Casi.

L’appello che arriva da Pamat è più che convincente. “Per seguire i nostri ragazzi abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, per questo invitiamo i pratesi a prenotare il volume, che è un dono natalizio davvero prezioso, mettendo a disposizione una semplice offerta”, sottolinea Rosita Galanti. Per l’assessore Barberis “il volume ha il merito di raccontare una comunità complessa, complicata, incredibilmente interessante e piena di vita”.
Rilancia l’appello Federico Melani. “Prato ha nel suo Dna la laboriosità e la capacità di guardare al domani – afferma – Lo fa anche attraverso chi, come Pamat, investe nell’istruzione dei bambini e dei ragazzi più svantaggiati e porta avanti progetti per una città amica dell’infanzia. Ho deciso di sostenere la pubblicazione perché, da babbo, mi sento vicino ai valori per cui è impegnata Pamat”.
“L’obiettivo da cui parte il progetto è quello di raccontare con amore la nostra città – spiega Francesco Bolognini – ringrazio le associazioni di fotografia che subito si sono mobilitate con noi e le tante persone comuni che hanno preso parte con passione al contest”.

Al progetto – che ha il patrocinio di Comune e Provincia – hanno partecipato Fotoclub San Martino, Imagoclub, Fotoclub Il Bacchino, Centro sperimentale di fotografia, Gruppo fotografico Zoom Zoom e University of New Haven. La pubblicazione è curata dalla tipografia Baroni e Gori.

Pamat è attiva su numerosi fronti, al primo posto ci sono bambini e ragazzi con i lori diritti da difendere sempre e comunque. Si va dal Progetto Insieme, attività di aiuto individualizzato per ragazzi da 6 a 16 anni al Progetto Margherita dedicato ai genitori, da Ascolto, sportello di sostegno psicologico rivolto a minori e famiglie a Io ci credo un percorso con le scuole per educare alla legalità, da Insieme stella per combattere l’abbandono a Voli di libertà che aiuta i ragazzi a crescere nella consapevolezza delle emozioni.

Le foto sono già state oggetto di una bella mostra fotografica, dedicata a Prato fuori le Mura, che si è svolta alla biblioteca Lazzerini, adesso il volume le raccoglie tutte insieme offrendo una visione d’insieme davvero emozionante, piena di suggestioni e di curiosità.A commentare le immagini ci sono gli interventi del direttore artistico della Camerata Strumentale, Alberto Batisti, dell’economista della cultura, Irene Sanesi, del direttore della New Haven University, Kevin Murphy e dell’assessore Valerio Barberis.

Per assicurarsi il volume occorre contattare Pamat inviando una mail a info@pamat.org, si può anche telefonare al numero 0574 36006.

COMMENTI/ Una comunità unica, sguardi che fissano un attimo fuggente

“Ci troviamo di fronte a un insieme di immagini che alimentano la nostra consapevolezza di appartenere a una comunità unica”, mette in evidenza Sanesi.

“Il volume fa venire in mente una partitura di sguardi – commenta Batisti – sguardi capaci di fissare un attimo fuggente. Nella sinfonia di immagini il fiume si aggiudica il tema principale. È giusto così perché è da quell’acqua che tutto è cominciato e senza il patriarca Bisenzio non ci sarebbe Prato”.

“Nel volume c’è il racconto di una città complessa: la comunità della storia e dell’arte e quella che vive e si muove nella quotidianità si intrecciano. “Prato ha una miriade di diversi livelli di interpretazione – sottolinea Barberis – una stratificazione che gli sguardi capaci dei partecipanti al contest hanno portato magicamente alla luce”.

Lo sguardo parte da Prato ma si allarga a tutto il territorio provinciale, dai Comuni medicei alla Val di Bisenzio, passando da Montemurlo. Kevin Murphy racconta dell’amore per Prato degli studenti della New Haven University. “Ne sono testimonianza – scrive – le foto che scattano e pubblicano sui social media per mostrare ad amici e familiari dove vivono”.

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