È stato uno dei medici ginecologi più conosciuti di Prato, uno di quelli che ha fatto nascere migliaia di pratesi. Questa mattina il dottor Paolo Pagnini si è spento nella sua casa di Prato all’età di 89 anni, circondato dall’affetto dei tre figli Alessandra, Letizia e Claudio. In tanti lo ricordano come un professionista preparato e appassionato e un uomo impegnato nel mondo cattolico, in particolare nell’Arciconfraternita della Misericordia, a cui ha dedicato tempo e energie.
Laureato all’Ateneo fiorentino, Paolo Pagnini si specializzò prima in Anatomia patologica, poi in Ostetricia e Ginecologia, quasi che – racconta la figlia Alessandra – “volesse dedicarsi più alla vita che alla morte”. Iniziò negli anni sessanta a lavorare nell’Ospedale “Misericordia e Dolce” di Prato, dove si è impegnato fino alla pensione. Qui è rimasto nei ricordi di migliaia di genitori, come delle tante donne che ricorrevano al suo ambulatorio di via Nicastro, non lontano dal Ponte Petrino. “Ci raccontava – dice la figlia Alessandra – che era arrivato, in ospedale, anche a seguire quindici parti in un giorno”.
Ginecologo obiettore di coscienza – quando non era certo agevole assumere certe decisioni in ospedale – aveva contribuito in modo determinante a fondare il Consultorio della Misericordia. Proprio nell’Arciconfraternita aveva prestato un lungo servizio di volontariato, da semplice confratello e da membro del Magistrato. Ma il suo impegno sociale non si era esaurito qui: Pagnini fu tra i fondatori dell’Associazione Medica Pratese, antesignana dell’Ordine Provinciale: di quest’ultimo organismo, fondato a seguito dell’istituzione della Provincia di Prato, fu poi presidente.
Rimasto vedovo nel 1998, a seguito della scomparsa della moglie Bianca, si era dedicato ai tre figli e ai sette nipoti.
La salma è esposta alle Cappelle del Commiato della Misericordia di Prato, in via Convenevole. Il funerale si tiene mercoledì 1 febbraio, alle ore 15, presso la chiesa della Sacra Famiglia al Ponte Petrino.
