26 Gennaio 2023

Attentati alta velocità Firenze-Bologna, arrestato un anarchico residente a Prato

Sei le azioni incendiarie con finalità terroristica contestate dalla Dda al 28enne


Sei azioni incendiarie, lungo la linea ferroviaria dell’alta velocità tra Firenze e Bologna, messe a segno tra agosto e dicembre scorsi. Ad agire, per gli investigatori della Digos fiorentina coordinati dalla Dda del capoluogo toscano, un 28enne residente a Prato, legato all’area anarchica fiorentina, arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti “aggravato” dalla finalità di terrorismo. Le indagini hanno portato anche alla perquisizione di due diciassettenni a cui sono stati sequestrati i cellulari: sono indagati dalla procura minorile per danneggiamento aggravato dalla finalità eversiva, da capire se possano essere coinvolti in una delle azioni contestate al 28enne.

Al centro delle indagini, che hanno visto collaborare con la Digos la Polfer fiorentina e il gabinetto regionale della polizia scientifica, azioni contro le cabine elettriche della linea ferroviaria dell’Alta velocità in Mugello, nei tratti che passano dalle località di S.Piero a Sieve e Firenzuola, tra il 28 agosto e il 28 dicembre scorsi.
In particolare sono contestati tre attentati a San Piero a Sieve la notte del 28 agosto 2022, altri due a fine ottobre a Firenzuola e l’ultimo il 28 dicembre a San Pellegrino, frazione di Firenzuola. Da quanto spiegato sarebbe stato usato liquido infiammabile: non sono state rinvenute nè bombole nè tracce di esplosivo. Il 28enne, con un passato da elettricista e attualmente disoccupato, avrebbe agito di notte, quando i treni ad Alta velocità non viaggiano, in un territorio di sua conoscenza per averci vissuto alcuni anni addietro.

I danni sono stati definiti “di cospicua entità economica ed hanno riguardato strumentazione demandata a garantire l’incolumità dei viaggiatori in caso di incidenti”. In particolare uno degli incendi esplosi a Firenzuola avrebbe messo fuori uso un quadro elettrico che gestisce le ventole di aerazione della galleria sottostante. Secondo gli investigatori, se l’indomani fosse avvenuto un incidente ferroviario nella galleria gli eventuali fumi di un incendio non sarebbero stati aspirati per il mancato funzionamento delle ventole.
L’aggravante per motivi di terrorismo, si precisa dalla questura, è stata ravvisata “nel fatto che la linea ad alta velocità è da tempo oggetto di attentati da parte delle compagini anarchiche nazionali, sodalizi con i quali il soggetto intrattiene stabili contatti, quantomeno in ambito provinciale”.

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