7 Febbraio 2023

Derby deserto: Pistoiese-Prato si gioca a porte chiuse

La decisione della Prefettura dopo la pubblicazione sui social di un video che incitava al lancio di sassi contro il treno dei pratesi. Il rammarico di Commini e la rabbia dei tifosi


E’ ufficiale. Pistoiese-Prato si giocherà a porte chiuse.
La notizia arriva a poco più di 24 ore dalla disputa del match.
La decisione della Prefettura è legata a fattori di ordine pubblico. Nelle scorse ore infatti è circolato sui social un video nel quale una persona invitava i supporters della Pistoiese a recarsi in un piazzale di una ditta posta lungo la linea ferroviaria che collega Prato a Pistoia dove erano stati ammassati centinaia di blocchetti di porfido pronti per essere lanciati contro il treno dei tifosi pratesi che sarebbe passato domani.
Per la gara era atteso l’arrivo di circa 800 sostenitori biancazzurri, che avevano già acquistato il biglietto ed organizzato la trasferta in treno. “Il video risulta immediatamente circolato in rete e diffuso tra gli ambienti ultras delle opposte tifoserie con conseguente inasprimento dei commenti relativi allo svolgimento dell’incontro. Nella stessa serata sono stati denunciati atti intimidatori presso il sito predetto da parte di persone non identificate che hanno lasciato sul posto un segnale della propria presenza” si legge nel comunicato della Prefettura pistoiese. Il timore era che la minaccia dell’atto violento potesse inasprire ulteriormente i rapporti già poco amichevoli fra le due tifoserie, creando problemi di ordine pubblico oltre a mettere a repentaglio la sicurezza del trasporto ferroviario.  Da qui la decisione di disputare la gara a porte chiuse. “E’ assurdo che il video di un pseudo tifoso possa influire sulla disputa o meno di una partita di calcio” ha detto l’amministratore unico della Pistoiese, che questa mattina ha indetto una conferenza stampa per dare notizia del provvedimento della Prefettura. Nelle ore precedenti si era diffusa anche la notizia di una carenza all’impianto anti incendio dello stadio Melani, che l’arrivo di un numero così elevato di tifosi ospiti avrebbe reso inagibile.

Il Presidente dell’AC Prato, Stefano Commini, esprime profondo rammarico per il provvedimento della Prefettura di Pistoia: “In quella circostanza, risultato a parte, abbiamo vissuto momenti coinvolgenti, con bellissime coreografie sugli spalti e cori, grazie alla grande collaborazione e sinergia che si è instaurata fra le società, gli organi preposti alla pubblica sicurezza e i tifosi stessi. Nella gara di andata, con quasi 3.000 persone presenti, niente è accaduto e tutto è stato gestito ottimamente sotto il piano organizzativo e della sicurezza – ha detto Commini –  Prendiamo atto delle motivazioni contenute nel citato provvedimento ma non possiamo far altro che rimanere basiti di fronte ad un epilogo del genere perché il comportamento antisportivo e scellerato di un singolo va a penalizzare migliaia di appassionati negandogli la possibilità di vedere un evento atteso dall’inizio della stagione agonistica e potrebbe addirittura diventare un precedente rischioso per negare le trasferte in ogni gara di qualsiasi campionato calcistico.
L’AC Prato non può far altro che esprimere ringraziamento e vicinanza agli 800 tifosi biancazzurri che erano pronti a seguire la squadra e a sostenerla e, come accade sempre, a farci sentire a casa anche in trasferta. Per agevolare i nostri tifosi, in collaborazione con la società di casa, trasmetteremo la diretta video della partita sui nostri canali social (YouTube e Facebook) con il commento di Stefano Chini e Massimiliano Masi.

Dal canto loro i tifosi del Prato in un comunicato hanno espresso “Rabbia per la totale mancanza di rispetto nei confronti di chi per giorni ha preparato nei minimi dettagli questa trasferta, per i tanti soldi spesi per allestire una coreografia degna di Prato, nei confronti di chi ha chiesto permessi a lavoro e di chi, fidandosi, ha comprato subito i biglietti”.

 

 

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