Il Centro Pecci riduce (ancora) i giorni di apertura: il nuovo calendario prevede l’apertura al pubblico delle sale espositive dal giovedì alla domenica dal 1 marzo fino alla fine dell’anno. In pratica il museo simbolo della contemporaneità della città sarà visitabile per un po’ più di metà della settimana. Come spiega una nota firmata dal Consiglio di amministrazione della Fondazione per le Arti contemporanee in Toscana e dalla direzione del Centro, la colpa è del caro energia: “La decisione è stata presa per ottimizzare spese e opportunità rispetto alla riduzione di risorse derivata dal recente periodo d’incremento di costi dell’energia. Nell’ultimo anno, infatti, le spese del Centro per la bolletta energetica sono più che triplicate rispetto all’anno precedente”.
La nota specifica che la riorganizzazione è già stata “tema di un confronto con alcuni rappresentanti sindacali”. Il sindacato che tutela i lavoratori della cooperativa conferma che ad oggi non sono arrivate comunicazioni riguardo ad eventuali diminuzioni del monte ore lavorativo dei dipendenti, ma che, al contempo, non è stato detto come questi saranno impiegati nelle ore della giornata di chiusura aggiuntiva (il mercoledì).
Eppure sopra quell’astronave ci vedrei bene un bel po’ di pannelli fotovoltaici
Possibile che non ci abbia pensato nessuno dei nostri amministratori?
Da dove pensano che si ricava l’energia? Dalle foreste urbane? Dalle scorreggie in consiglio comunale?