Il sorriso ritrovato del Pescatorello: il restauro della fontana di piazza Duomo

Torna smagliante il sorriso giocoso del Pescatorello, la scultura all’apice dell’omonima fontana di piazza del Duomo su cui sono in corso i lavori di restauro, che termineranno a primavera. La superficie marmorea della fontana – una delle più famose di Prato, risalente alla seconda metà dell’Ottocento, scolpita da Emanuele Caroni e Ulisse Cambi su progetto di Mariano Falcini – era fortemente degradata per effetto degli agenti atmosferici e dell’azione dell’acqua corrente. Fattori che hanno portato negli anni alla formazione di incrostazioni calcaree e alghe, aggiuntesi ai depositi delle polveri sottili. L’intervento di restauro, curato dalla ditta Mannucci geometra Vinicio Srl, è finalizzato alla pulizia delle superfici, al consolidamento e sigillatura di fratture e fessurazioni.

A spiegare nel dettaglio le varie fasi dei lavori è una delle restauratrici, Laura Conca (all’opera assieme alle colleghe Serena Tizzanini e Diletta Fossi), la quale aveva già effettuato un precedente restauro della fontana del Pescatorello, 25 anni fa.

In accordo con la Soprintendenza, il Comune sta pensando di procedere ad una modifica dell’impianto idrico in modo che in futuro l’acqua sgorghi non più dalla sommità del Pescatorello, ma dal basamento ai suoi piedi, in modo da preservare la scultura dagli zampilli e dal dilavamento.

Il restauro della fontana del Pescatorello – il cui costo è di 90.000 euro – rientra in un investimento complessivo di 130.000 euro con cui Publiacqua intende contribuire al restauro di altre due fontane storiche cittadine: quella dei Delfini di piazza San Francesco (30.000 euro) e quella del Maghero di piazza Mercatale (10.000 euro). L’intervento di Publiacqua, che ha portato avanti simili progetti anche a Firenze e Pistoia, è finalizzato a valorizzare la storia degli acquedotti cittadini e il ruolo della risorsa idrica nella vita delle comunità locali.

Guarda la fotogallery dedicata al cantiere dei restauro della fontana del Pescatorello.