E’ stato assolto un dipendente del Comune di Prato, Massimo Bocini, che era accusato di aver preso a schiaffi un cittadino presentatosi negli uffici Tutela dell’ambiente di piazza Mercatale, nel luglio 2016, per chiedere la rateizzazione di un’ingiunzione di pagamento. L’uomo si era recato allo sportello assieme alla moglie per perorare la causa della sorella, destinataria dell’atto. Il dipendente comunale spiegò che non era nelle sue facoltà andare incontro alle loro richieste, e di tutta risposta il cittadino iniziò ad imprecare ad alta voce. Successivamente si recò al pronto soccorso da cui uscì con una prognosi di qualche giorno e presentò denuncia ai carabinieri accusando il dipendente pubblico di averlo ripetutamente schiaffeggiato con violenza.
Durante il processo l’avvocato difensore dell’imputato Pietro Terminiello ha sottolineato i 30 anni di onorato servizio del proprio assistito nella pubblica amministrazione, con un comportamento ritenuto impeccabile. Sono stati senti quali testimoni della difesa alcuni colleghi di Bocini, che erano nelle stanze accanto, i quali hanno escluso che possa esserci stata un’aggressione fisica.
“Vedendo il contegno ostile del cittadino, il Bocini si rivolse anche ad un suo superiore che purtroppo non era presente. Una reazione ragionevole e di tutt’altro tenore rispetto a quella di cui era accusato” afferma l’avvocato Pietro Terminiello.
Al termine di un processo durato 7 anni, Massimo Bocini è stato dunque assolto dalle accuse di lesioni non gravi e minacce. A chiederne l’assoluzione, all’esito dell’istruttoria dibattimentale, è stato lo stesso pubblico ministero.
“Il mio assistito rischiava ingiustamente di subire pesanti sanzioni disciplinari e di perdere il posto di lavoro. Finalmente ne è stata ristabilita l’onorabilità” commenta con soddisfazione l’avvocato Terminiello.
