118, la Asl vuole tagliare l’ambulanza medicalizzata nei comuni medicei, Puggelli e Prestanti non ci stanno: “Pronti a ricorrere al Tar”

I due primi cittadini denunciano di non essere stati coinvolti a nessun tavolo di confronto e sono pronti a fare proposte alternative


Non ci stanno e sono pronti a ricorrere al Tar i sindaci di Poggio a Caiano e Carmignano contro la revisione del 118 allo studio della Asl Toscana Centro. La bozza di lavoro predisposta per dare attuazione alla delibera di giunta del dicembre scorso conferma i tagli già attuati a Vaiano e Montemurlo e ne prevede di nuovi con l’eliminazione dell’ambulanza con medico a bordo attualmente presente 24 ore su 24 nei comuni medicei, che sarebbe sostituita con ambulanze di primo soccorso composte da volontari.

I sindaci di Poggio a Caiano Francesco Puggelli e di Carmignano Edoardo Prestanti contestano il metodo e il merito adottato dalla Asl: denunciano di non essere mai stati coinvolti per un confronto e si fanno portatori della preoccupazione per la salute dei cittadini. “Abbiamo appreso la notizia dalla stampa – afferma il sindaco Puggelli – e ci siamo subito attaccati al telefono con l’assessore regionale Bezzini, con il direttore generale della Asl Morello Marchese e con il dottor Peris, responsabile tecnico del coordinamento locale del 118, ricevendo la rassicurazione che per il momento tutto resta così com’è”.

Secondo i primi cittadini il nuovo assetto ipotizzato non è conforme ai requisiti minimi fissati dalla normativa regionale e dalla legge nazionale con il decreto Balduzzi. In particolare sarebbe a rischio la presenza di un mezzo di soccorso avanzato (automedica, ambulanza medicalizzata o infermieristica) ogni 60.000 abitanti e non sarebbero state tenute nella giusta considerazione alcune zone di particolare difficoltà di accesso in un’area – quella pratese – dove già con la configurazione attuale, secondo la stessa Asl, risulta critica la risposta alle frazioni di Tavola (3500 abitanti), San Giorgio a Colonica (1450 abitanti) e al comune di Cantagallo (3148 residenti), quest’ultimo costituito da una serie di centri abitati sparsi.

“Siamo pronti a dare il nostro contributo di proposte per contribuire a risolvere alcuni problemi, per esempio quelli della zona sud di Prato, non distante da qui” afferma il sindaco di Poggio Francesco Puggelli, che invita a rivedere il piano con l’apporto di automediche, ambulanze infermieristiche, potenziando il punto di primo soccorso esistente e la casa di comunità che sarà realizzata a Poggio a Caiano con i fondi del Pnrr.

“Temi come questi che investono la salute dei cittadini nei momenti di maggiore fragilità non devono essere affrontate in maniera buocratica o ragionieristica, ma ascoltando le istanze delle comunità locali” aggiunge Edoardo Prestanti, sindaco di Carmignano, che in caso di mancato ascolto è pronto a ricorrere al Tar a tutela della salute dei cittadini.

GIOVANNI GALLI E DILETTA BRESCI(LEGA): “La riforma del 118 potrebbe colpire la provincia di Prato: giuste le preoccupazioni per un potenziale taglio di un servizio da noi ritenuto indispensabile. Occorre fare definitiva chiarezza sulla delicata tematica.”

Sulla vicenda interviene anche la Lega. “Se da più parti nella provincia di Prato vi è una giusta apprensione sul possibile taglio dei medici a bordo delle ambulanze, è dunque doveroso che per smentire questa eventualità, il tutto venga messo nero su bianco da parte dell’Asl competente, sgombrando così ufficialmente il campo dal fatto che vi saranno riduzioni di personale a bordo delle ambulanze” affermano Giovanni Galli e Diletta Bresci, rispettivamente consigliere regionale e provinciale della Lega. “Ma, ne siamo certi, quello che verrà eventualmente detto oggi potrà essere ribaltato magari nel prossimo futuro, visto che la riforma del 118, prima o poi, verrà attuata ed a quel punto difficilmente chi gestisce la sanità farà retromarcia” proseguono i consiglieri. “Siamo già intervenuti su questa delicata tematica, ma vogliamo nuovamente ribadire un concetto per evitare fraintendimenti: conosciamo benissimo le qualità professionali degli infermieri e l’abnegazione dei volontari, ma la presenza di un medico rimane per noi un significativo valore aggiunto” precisano gli esponenti leghisti. “Con la salute non si scherza e quindi pretendiamo massima chiarezza fin da oggi su una tematica che coinvolge tutti i cittadini dell’area pratese”concludono Galli e Bresci.

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