Decine di studiosi alla giornata di confronto per ricordare il professor Maurizio Fioravanti
L'iniziativa è stata promossa con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato
Intellettuale e fine studioso di storia del diritto e delle costituzioni, appassionato docente e punto di riferimento per la formazione di intere generazioni di studenti di giurisprudenza, protagonista nel processo di realizzazione del PIN, il consorzio che ha portato l’Università a Prato. Il professor Maurizio Fioravanti, prematuramente scomparso nell’estate scorsa, è stato tutto questo. Il suo ricco e generoso profilo scientifico, civile e umano è stato messo in evidenza negli interventi di apertura della giornata di studi – dedicata proprio a Fioravanti – sulle radici e le prospettive dello Stato costituzionale che il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università e il Centro Studi Paolo Grossi, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, hanno promosso oggi a Firenze, nell’aula rossa di Villa Ruspoli.
Giovanni Tarli Barbieri, prorettore vicario dell’Università degli Studi di Firenze, ha ricordato Fioravanti come studioso che ha onorato l’Università con la sua attività di ricerca, sottolineandone l’impegno appassionato di docente ma anche la cura per l’organizzazione dell’ateneo. “Maurizio Fioravanti – ha messo in evidenza Massimiliano Gregorio – è stato uno studioso con grande profondità di sguardo che ha fatto innamorare del diritto intere generazioni di studenti”.
Tarli Barbieri ha ricordato che Fioravanti si definiva “orgogliosamente pratese”. La presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Diana Toccafondi, ha sottolineato la sua attenzione per la città e per i suoi mutamenti nel ruolo di presidente del Pin, ricoperto dal 2000 al 2017, e come vicepresidente e membro del consiglio di indirizzo della stessa Fondazione. “Anche nella sua esperienza all’interno degli organi di governo della Fondazione – ha osservato Toccafondi – Il suo sguardo duplice e prospettico, di protagonista attivo da un lato e di osservatore sapiente di un microcosmo esperienziale dall’altro, gli consentiva di uscire dalle ristrettezze di una visione localistica e collocare la vicenda nell’interessante evoluzione che le Fondazioni di origine bancaria hanno avuto dalla legge Amato del 1990”.
Diverse decine gli studiosi presenti, molti di questi formatisi alla scuola di Paolo Grossi, maestro anche di Fioravanti. Tra gli intervenuti numerosi protagonisti del confronto che negli ultimi anni si è sviluppato attorno al tema dell’attualità della Costituzione e delle costituzioni. Tra i relatori Gustavo Zagrebelsky, Lorenzo Ornaghi, Paolo Caretti ed Enzo Cheli.
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