22 Marzo 2023

Enogastronomia, workshop di Confcommercio per tracciare le rotte di sviluppo del settore

Oltre 30 operatori hanno partecipato all'iniziativa, inserita all'interno del Piano di competitività destinato a sfociare in un brand Green Valley Prato-Pistoia


Rimettere l’enogastronomia locale al centro del dibattito tra decisori pubblici e privati, individuando punti di forza e vulnerabilità dell’offerta territoriale per fare sintesi, valorizzando al massimo prodotti e competenze. È il senso del secondo Workshop organizzato da Confcommercio Pistoia e Prato ed inserito nella cornice del Piano strategico di competitività per le due province, destinato a sfociare in un brand Green Valley.
Erano oltre trenta gli stakeholder che questa mattina si sono riuniti allo Spazio Danama Coworking di Prato, per confrontarsi e sviluppare proposte costruttive, guidati da innovative metodologie di design thinking. Ai tavoli, nello specifico, una platea variegata, composta da istituti alberghieri, associazioni agricole, ristoratori, macellai, cuochi, sommelier, componenti della Strada dei Vini di Carmignano, della Camera di Commercio e membri del programma regionale “Vetrina toscana”.

L’obiettivo era dunque quello di creare un momento di sinergia fra i vari attori, destinata ad attivare nuove iniziative di valorizzazione del patrimonio enogastronomico delle due province. Ai ricercatori Strategique il compito di introdurre nella discussione best practice nazionali e internazionali per stimolare una pianificazione efficace e collegiale, unita a momenti di lavoro collettivo.
“Parliamo di un settore estremamente vitale – commenta Tommaso Gei, vicepresidente Confcommercio Pistoia e Prato e Presidente interprovinciale Fipe – ma la circostanza di avere una visione univoca per promuovere entrambi i territori è fondamentale. Un processo di questo genere ci identifica maggiormente e ci consente di aderire alle richieste di una clientela che cerca sempre di più il benessere a tavola. Una sfida che intendiamo vincere insieme, muovendoci in equilibrio tra la tutela delle nostre tradizioni e la spinta verso l’innovazione”.

Per Tiziano Tempestini, direttore di Confcommercio Pistoia e Prato quella di oggi è stata un’occasione importante per individuare un nuovo posizionamento del settore: “L’intenzione è quella di valorizzare la nostra offerta enogastronomica facendo leva sul potenziale turistico, con un progetto che si colloca nell’ambito del Piano strategico di competitività che abbiamo presentato a partire dal luglio scorso. Proseguiamo con decisione lungo questa strada creando momenti di confronto e approfondimento come quello di oggi, che ha coinvolto tutta la filiera del mondo del food. Il tutto – specifica – declinando questo lavoro nella prospettiva di una Green Valley, brand per il territorio che intendiamo concretizzare insieme a tutti gli stakeholder”.

“Il nostro metodo di lavoro – osserva il prof. Fernando G. Alberti, direttore Strategique, Harvard- stimola la creatività dei partecipanti mediante gli strumenti tipici del design thinking. Anche la lettura odierna è incentrata sul progetto Green Valley e intende esaminare quali elementi dell’enogastronomia locale si intersechino già con questa dimensione e quali, invece, richiedano di allinearsi. Oggi mettiamo insieme l’anima verde che contraddistingue Pistoia con la spinta del florovivaismo e della conformazione territoriale, con la forza dell’economia circolare pratese. Gli operatori del settore – conclude – sono intervenuti in grande numero, dando vita ad un confronto tra stakeholder differenti che è il primo passo per sviluppare la competitività”.

L’evento ha rappresentato dunque il secondo tassello di una serie di workshop di lavoro concepiti per dare sostanza ad un percorso condiviso con tutti gli stakeholder del territorio. La prima tappa aveva riguardato lo sviluppo di una destination management organization. Un pacchetto di azioni, quelle in parola, che identificano la Green Valley e che prevedono inoltre lo sviluppo green del commercio di prossimità e digitale, la promozione dello sviluppo sostenibile e digitale del cluster tessile e dell’abbigliamento ed uno stimolo alla collaborazione con il cluster del florovivaismo.

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