Il ministro Calderone in visita a Prato: “Assumeremo 1300 ispettori del lavoro”. Il sindaco: “Servono uomini ma anche norme più stringenti”
Quasi tre ore di confronto sulle diverse tematiche: lotta all’illegalità economica, contrasto al lavoro nero e allo sfruttamento lavorativo, all’evasione fiscale e allo smaltimento illecito dei rifiuti
Un prossimo incontro a Roma, il ritorno del ministro a Prato, ma anche l’arrivo di nuovi ispettori e lo studio di misure efficaci per contrastare meglio il fenomeno dell’apri e chiudi e rendere le sospensioni delle attività più penalizzanti. Sono alcune delle risultanze emerse dall’incontro di questa mattina in Prefettura, al quale ha preso parte il ministro del lavoro Marina Elvira Calderone. Al tavolo di lavoro tutti i rappresentanti degli enti e delle istituzioni impegnati nella lotta all’illegalità e allo sfruttamento lavorativo. Sul fronte politico oltre al sindaco di Prato Matteo Biffoni, erano presenti la parlamentare pratese Chiara La Porta, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, insieme con l’assessore regionale Alessandra Nardini e la consigliera regionale Ilaria Bugetti, l’assessore all’Immigrazione del Comune di Prato Simone Mangani e il presidente della Provincia Simone Calamai. Il prefetto di Prato Adriana Cogode ha coordinato i lavori, ai quali hanno partecipato la questura, i carabinieri, la guardia di finanza, l’Ispettorato del lavoro, il dipartimento di prevenzione dell’Asl, Inps e Inail.
Al ministro sono stati illustrati i dati relativi al distretto, in particolare il lavoro di prevenzione e controllo scaturiti dalle attività ispettive delle forze dell’ordine e dei diversi organi competenti, ma anche i risultati di progetti specifici come il Protocollo per il contrasto al caporalato e al lavoro nero e il progetto Lavoro sicuro. Quasi tre ore di confronto sulle diverse tematiche: lotta all’illegalità economica, contrasto al lavoro nero e allo sfruttamento lavorativo, all’evasione fiscale e allo smaltimento illecito dei rifiuti. Il ministro Calderone ha sottolineato l’unicità di un distretto come quello pratese particolarmente florido, ma al contempo bisognoso di interventi specifici sia sul fronte delle risorse umane sia delle normative da poter applicare.
Le parti saranno prossimamente convocate a Roma per analizzare le possibili soluzioni alle necessità del distretto pratese. Da parte pratese è stata sottolineata la necessità di un potenziamento dei presidi come ispettorato del lavoro, Inps, Inail e forze dell’ordine, ma soprattutto poter disporre di normative per contrastare fenomeni come le aperture e chiusure facili delle attività e fare in modo che le sospensioni non siano vincolate solo al pagamento della sanzione.
“Il ministro ha esplicitato l’impegno del Governo nel voler affrontare le criticità peculiari del distretto tessile pratese. E’ allo studio un pacchetto di norme per Prato, come per esempio, il divieto di riapertura per le aziende trovate, per più di tre volte, con più del 20% di lavoratori irregolari, che si affiancano a quelle che già abbiamo messo in campo come il contrasto alle aziende apri e chiudi” ha detto la parlamentare di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.
All’incontro ha preso parte anche il governatore Giani, che nell’ambito del piano Lavoro sicuro ha previsto lo stanziamento di 80mila euro per garantire la presenza della municipale ai controlli insieme agli ispettori.
Vabbè, i ministri del lavoro ci visitano regolarmente ad ogni legislatura (senza mai aver risolto nulla tra l’altro) , ma guarda un po’ non si sente mai una sola parola dalle istituzioni sulla situazione del pil.. Siamo se non sbaglio una delle poche città/province a non aver ancora recuperato i livelli di pil del 2019, per non parlare poi dei mitici livelli pre-crisi. Se non altro di questo passo a breve il problema-lavoro sarà definitivamente risolto
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Vabbè, i ministri del lavoro ci visitano regolarmente ad ogni legislatura (senza mai aver risolto nulla tra l’altro) , ma guarda un po’ non si sente mai una sola parola dalle istituzioni sulla situazione del pil.. Siamo se non sbaglio una delle poche città/province a non aver ancora recuperato i livelli di pil del 2019, per non parlare poi dei mitici livelli pre-crisi. Se non altro di questo passo a breve il problema-lavoro sarà definitivamente risolto