24 Marzo 2023

Il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone martedì sarà in visita a Prato

I deputati di Fratelli d'Italia La Porta e La Pietra annunciano una stretta sul lavoro nero: "Le aziende recidive per più di 3 volte non potranno riaprire"


Il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone sarà in visita martedì prossimo a Prato e parteciperà ad un vertice in Prefettura con le autorità locali e le forze dell’ordine. Sarà l’occasione per fare il punto sui controlli e la lotta all’illegalità nel distretto tessile. Ad affiancare il ministro ci saranno anche i parlamentari di area pratese di Fratelli d’Italia: il sottosegretario di Stato al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Patrizio La Pietra, e la deputata Chiara La Porta, i quali sottolineano gli interventi già messi in campo ed altri allo studio, per rendere più efficace il contrasto a fenomeni quali lavoro nero, sfruttamento lavorativo, esportazione illecita di capitali all’estero e violazioni alle norme che disciplinano la sicurezza nei luoghi produttivi.
“Stiamo mettendo a punto norme più stringenti per evitare che a seguito del pagamento di sanzioni, coloro che impiegano manodopera a nero possano riaprire più volte, anche se recidivi, come avviene con la normativa vigente” spiega Chiara La Porta, che assieme a Patrizio La Pietra aggiunge: “Sono già pronte delle norme che impediscano di riaprire alle aziende trovate, per più di tre volte, con più del 20 per cento di lavoratori irregolari”.

“Fratelli d’Italia e il governo Meloni – dichiarano in una nota congiunta Chiara La Porta e Patrizio La Pietra – hanno e avranno sempre un’attenzione massima nei confronti delle criticità proprie del distretto pratese, un territorio dalle caratteristiche peculiari costantemente messo a dura prova dal problema dello sfruttamento del lavoro e dall’illegalità che ferisce il settore tessile”.
“Nella nostra prima legge di bilancio – sottolineano La Pietra e La Porta – abbiamo approvato una norma di contrasto alle aziende ‘apri e chiudi’ mentre, grazie a un nostro emendamento, la commissione bicamerale Antimafia – si occuperà anche di monitorare il settore manifatturiero cinese, particolarmente radicato in alcune zone della Toscana tra Prato e Firenze, con attenzione allo sfruttamento del lavoro clandestino e alla sicurezza nei luoghi di produzione e all’esportazione di capitali verso stati esteri attraverso canali di trasferimento di denaro regolari o irregolari.
Infine, al Senato abbiamo già avviato la commissione d’inchiesta sul lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che ha già pronto un dossier su Prato”.

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