11 Marzo 2023

Julia è tornata a casa, storia di un impegno corale per restituirla alla vita

La donna, conosciuta come «la tedesca», per anni ha chiesto l'elemosina nel Corso Mazzoni, in pieno centro. Adesso ha riabbracciato la famiglia grazie al sostegno dei vicini e della polizia municipale


Per anni ha passato le sue giornate seduta per terra, nel centralissimo Corso Mazzoni, a due passi da piazza Duomo. Lei si chiama Julia, ma molti la conoscono come «la tedesca» perché viene dalla Germania, non conosce l’italiano ma parla benissimo inglese.

Non può passare inosservata una donna giovane, anche ben vestita, che in una mano tiene un libro mentre con l’altra chiede l’elemosina ai passanti. La sua è una storia di emarginazione, ma anche di riscatto, di fiducia ritrovata e di un impegno corale nell’aiutarla a ritrovare la strada di casa.

 

Paola Tempesti mostra la foto di Julia sorridente insieme al fratello (foto Alessandro Fioretti)

 

A lei si sono interessati i vicini: la signora Paola, 85 anni, che dalla finestra di casa la vedeva star seduta da sola al lato della strada, e Antonio e Rita Cangioli del bar Formica, dove ogni giorno la donna si fermava a prendere un cappuccino e a mangiare qualcosa.
Anche gli agenti della polizia municipale hanno preso a cuore Julia, ne hanno conquistato la fiducia e poi l’hanno sostenuta nel cammino di recupero della propria vita.

Anche se donna giovane e non trasandata, Julia si presenta comunque come una senza fissa dimora in cerca di carità, e per questo non sempre le persone per strada hanno avuto per lei parole di comprensione. Nei giorni della sua presenza sul Corso non sono mancati momenti di tensione, qualche volta Julia urla frasi in tedesco, si agita e si rivolge in malo modo verso qualche passante. Si tratta però di piccoli schiamazzi e nulla più. «Intervenire in queste situazioni è un lavoro tipico della polizia di comunità, di prossimità – afferma Flora Leoni, assessore alla pubblica sicurezza – la Municipale ha attenzione al territorio anche prendendosi cura delle persone, cercando di capirne i disagi, facendo dei passi in più per stabilire la fiducia in vista di un accompagnamento. Abbiamo cercato di ripristinare i suoi legami affettivi e familiari e ci siamo riusciti».

 

L’assessore Flora Leoni con il responsabile reparto territorio della Municipale Fabio De Simone, l’assistente Anna Maria Beduschi del reparto motociclistico e Nicola Fontani, responsabile reparto pronto intervento della Municipale di Prato (Foto Alessandro Fioretti)

 

Grazie anche al lavoro compiuto dagli operatori di strada del Comune di Prato, che svolgono servizio di assistenza alla marginalità, si riesce a rintracciare il fratello di Julia, ci si accerta che i rapporti familiari siano positivi e anche l’opportunità di un ritorno a casa. La famiglia in Germania si dice desiderosa di riabbracciare Julia e dunque tocca a lei capire se è il momento giusto per farlo lasciando Prato e la sua vita di strada. Il sostegno della Polizia Municipale, della signora Paola, e la generosità dei gestori del bar Formica, sempre disponibili ad accoglierla all’interno del locale, le fanno capire che è tempo di tornare. Il Comune le compra il biglietto del treno e lei si mette in viaggio. Arrivata a Monaco ci tiene a far sapere di essere giunta a destinazione e invia una foto agli amici pratesi nella quale, tutta sorridente, abbraccia il fratello.

Questa è una storia a lieto fine che testimonia comprensione, accoglienza e accompagnamento nei confronti di chi aveva smarrito la strada di casa e aveva bisogno di qualcuno che l’aiutasse a ritrovarla.

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