30 Marzo 2023

Ospedale Santo Stefano, le nascite dei bambini cinesi si riducono del 35%

Il dato è emerso in occasione della preparazione del convegno Italia-Cina sulla 'medicina materna'


Negli ultimi tre anni i neonati cinesi partoriti all’ospedale di Prato sono diminuiti del 35%. Erano 378 nel 2020 e sono scesi a 257 nel 2022. E’ uno dei dati emersi in praparazione al convegno Italia-Cina sulla ‘medicina materna’, in programma sabato 1 aprile con un collegamento fra i medici dei 14 ospedali della città di Wuhu, nella provincia di Anhui (Cina), e i medici dell’ospedale Santissima Annunziata di Ponte a Niccheri (Firenze). L’iniziativa, organizzata dai medici del Primo Ospedale Popolare di Wuhu, sarà su Medicina materna e fetale, Ostetricia e Ginecologia. Il presidio di Ponte a Niccheri sarà l’unico ospedale europeo a collegarsi.

Dall’ospedale Santissima Annunziata si collegherà il dottor Paolo Gacci, docente formatore per le emergenze ostetriche in sala parto. Gacci già nel 2014 era stato selezionato come tutor in Ostetricia e Ginecologia per un progetto di cooperazione internazionale tra la Ausl Toscana Centro e il Ministero della Salute della Cina. Il tema della crescita fetale come obiettivo della cura prenatale, spiega sempre la Asl Toscana Centro, sabato sarà al centro dell’intervento di Gacci e del collega Emanuele Fera, responsabile gravidanza a rischio, che tratteranno l’argomento a distanza confrontandosi con i medici in Cina.

“Mi piace pensare che siamo riusciti a mantenere lo scambio culturale con i colleghi cinesi anche a distanza di anni – commenta Paolo Gacci – Ringrazio per l’invito al Convegno la dottoressa Weng Ming che ho conosciuto a Firenze nel 2014 quando la direzione generale intrattenne i primi rapporti con il Ministero cinese della Salute. Da parte nostra e dei colleghi della Repubblica Popolare cinese c’è sempre stato un grande interesse a mantenere buone relazioni”.

Dallo scambio di questi giorni per la preparazione del Convegno, sono emersi già alcuni dati in campo ostetrico e ginecologico. Dal 2016 al 2022 la città di Wuhu ha registrato una denatalità importante passando da circa 39.000 nati all’anno a 18.489 nati nel 2022. Come nella madrepatria così anche a Prato. Andando a confrontare il numero di bambini nati a Prato negli ultimi tre anni da madre cinese, emerge una riduzione altrettanto importante della natalità scesa di circa il 35%: erano 378 nel 2020 i cinesi nati a Prato, sono passati nel 2021 a 309 e nel 2022 a 257. In tre anni a Prato è sparito un parto su tre.

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