19 Aprile 2023

Nuovo possibile trasloco in vista per l’assistenza farmaceutica integrativa: spunta l’ipotesi del Centro Pegaso

L'Asl sta lavorando a un piano di riorganizzazione del Dipartimento del Farmaco che prevede la creazione di una struttura pratese di prossimità dove saranno fisicamente presenti due farmaciste e un amministrativo. Il presidio potrebbe sorgere nell'ex Creaf assorbendo anche i servizi e le funzioni del punto di accesso per la farmaceutica integrativa, ora al Giovannini


C’è anche il Centro Pegaso all’ex Creaf tra le ipotesi di trasferimento del punto di accesso per l’assistenza farmaceutica integrativa di Prato. Il servizio, che adesso ha sede al Centro socio-sanitario Giovannini, in via Cavour 118, potrebbe traslocare entro l’estate nello stabile di via Galcianese, ora vuoto dopo l’esperienza dell’hub vaccinale durante la pandemia da Covid. L’assistenza farmaceutica integrativa distribuisce dispositivi medici per persone con diabete, ausili per stomia, alimenti per pazienti con malattie metaboliche congenite o affetti da insufficienza renale cronica, alimenti per nutrizione enterale e materiale da medicazione.

Il possibile trasferimento – al vaglio c’è anche l’ipotesi del vecchio ospedale – rientra in un altro progetto a cui l’Asl, attraverso al Società della Salute, sta lavorando ed è la creazione di un presidio tutto pratese, braccio operativo del Dipartimento del Farmaco dell’Asl Toscana Centro. La struttura ospiterà due farmaciste e un amministrativo che continueranno a svolgere le funzioni che, finora, venivano gestite da remoto, da altre sedi dell’azienda: l’obiettivo è infatti quello di avvicinare lo staff al territorio, creando una realtà operativa di prossimità. Le due farmaciste porteranno avanti i soliti compiti, in più stretto raccordo con le farmacie di zona: si occuperanno in sostanza di gestione della farmacia convenzionata, della gestione e organizzazione della distribuzione per conto, dell’assistenza integrativa appunto, e della vigilanza alle farmacie di zona. Questo dovrebbe portare ad un migliore raccordo con le realtà pratesi e, per i cittadini, anche ad un nuovo punto di accesso per la farmaceutica integrativa che con tutta probabilità verrà, appunto, inserito nella stessa struttura, efficientando ruoli, servizi e competenze.

L’ex Creaf torna così alla ribalta dopo le recenti polemiche sul naufragio del progetto dell’ospedale di comunità: un progetto divenuto un caso politico e che, come ha assicurato e rassicurato il governatore Giani, verrà realizzato ma con linee di finanziamento diverse da quelle inizialmente prospettate del Pnrr.

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