Non si placano le polemiche sulle condizioni del tribunale. Dopo le critiche mosse dal centrosinistra sulla possibilità di riattivare le piene funzionalità del giudice di pace tramite l’uso dei dipendenti dei comuni della provincia, arriva la replica del sottosegretario agli Esteri, Giorgio Silli, e della deputata di Fratelli d’Italia, Chiara La Porta.
“Il Governo Meloni non si è mai tirato indietro quando si tratta di prendere in carico situazioni critiche come quella in cui versa il tribunale di Prato – dicono -. La grave carenza di organico che rende complesso il regolare svolgimento dell’attività di alcuni uffici, come quello del giudice di pace, non ci lascia indifferenti. Per questo, ci siamo personalmente interessati affinché il 3 marzo scorso, il Capo di Gabinetto del Ministro Nordio venisse a Prato e prendesse parte a un incontro per conoscere in maniera approfondita la situazione. In quell’occasione il ministero ha sbloccato l’assegnazione di sette funzionari, di cui tre già in organico. Di conseguenza, rimandiamo al mittente le critiche mosse al Governo, accusato di scaricabarile da chi ha governato in passato e avrebbe potuto fare qualcosa: dopo dieci anni un primo traguardo, sebbene non ancora sufficiente, è stato raggiunto diversamente da quanto non è stato fatto in passato. La visita del viceministro Sisto testimonia la nostra costante attenzione, sebbene ci rammarichiamo di non aver ricevuto alcun invito”.
