Un concerto alla scoperta dell’organo antico della cattedrale di Santo Stefano, custodito nella cappella del Sacro Cingolo. L’appuntamento con “Un tesoro nascosto di suoni” è per sabato 22 aprile alle 16. L’iniziativa, a ingresso libero, è organizzata dal Rotary Club Prato presieduto da Giuseppe Gori, in collaborazione col Capitolo della Cattedrale e il patrocinio del Comune. Protagonista del concerto sarà il maestro Gabriele Giacomelli, organista di fama internazionale, musicologo, docente presso il Conservatorio di Bologna, ispettore della Soprintendenza di Firenze, Pistoia e Prato per il restauro degli organi antichi, autore di decine di articoli, saggi e libri (pubblicati sia in Italia che all’estero). Giacomelli suonerà lo splendido organo costruito nel 1588 da Cesare Romani, ampliato nel 1773 da Michelangelo Crudeli e ottimamente restaurato nel 2000 dall’organaro Riccardo Lorenzini di Montemurlo. Uno strumento particolarissimo, di dimensioni assai ridotte, reso quasi invisibile al pubblico (la tastiera è nascosta in sacrestia) ma che ha timbri magnifici e una voce che si espande in tutta la cattedrale.
È prevista anche la partecipazione dell’ensemble corale pratese Euphonios diretto dal maestro Elia Orlando (docente presso il Conservatorio di Parma) che interverrà in alcuni momenti, recuperando affascinanti prassi antiche caratterizzate dallo stretto dialogo fra l’organo e le voci umane. Per rendere più interessante l’esperienza di ascolto i cantori si disporranno lontano dall’organo in luoghi di grande suggestione acustica.
Il programma – in grado di essere apprezzato sia dagli intenditori che da un pubblico meno preparato – prevede brani del grande compositore e organista pratese Domenico Zipoli, da lui composti sia in Italia che in Sud America (dove si recò come missionario gesuita nel 1717), oltre a brani barocchi di Gerolamo Frescobaldi, Johann Sebastian Bach (fra cui la celebre Air), Giovanni Battista Pergolesi e Domenico Scarlatti. Non mancheranno anche brani del Novecento, composti da Max Reger (di cui si celebrano i 150 anni dalla nascita) ed Edward Elgar, composizioni che nessuno ancora ha mai osato suonare su questo organo.
Un’occasione unica per ascoltare un autentico tesoro nascosto della nostra città, la cui voce ci trasmette ancora emozioni, trasportandoci indietro nel tempo e accendendo un faro su una storia degna di essere conosciuta e apprezzata.
“Questa è un’occasione molto preziosa perché l’organo della Cattedrale non suona molto spesso, anzi questa è la prima volta dopo la pandemia – ha affermato l’assessore alla Cultura Simone Mangani -. Un repertorio che stupirà il pubblico, perché molte delle cose che saranno suonate saranno riconosciute immediatamente dagli ascoltatori, essendo opere molto popolari”.
“Parliamo di un organo costruito nel 1588 da un artigiano cortonese e sulla tastiera di questo strumento si è esercitato Domenico Zipoli, che studiò in Cattedrale. Alla fine del ‘700 lo strumento è stato ampliato e successivamente ristrutturato nel 2000 – ha aggiunto il concertista Gabriele Giacomelli -. Uno strumento di grande valore e di grande bellezza, molto piccolo e particolare, ma il cui suono si espande fortissimo in tutta la Cattedrale, nonostante sia nascosto ai fedeli nella Sacrestia. Ci saranno poi anche alcune sorprese in un gioco di regia che renderà tutto il programma ancora più avvincente”.
“Un tesoro nascosto perché appunto sia l’organo che l’organista sono nascosti, ma tavolta le cose che non si vedono sono le più belle da scoprire – ha aggiunto il segretario del Vescovo Gabriele Bresci -. Due gioielli, tra cui la maestria di Giacomelli, grazie al quale è possibile amplificare il messaggio della musica”.
“L’idea di questo concerto nasce perché la nostra associazione si pone come obiettivo quello di incontrare la città e le istituzioni – ha concluso il presidente del Rotary Club Prato Giuseppe Gori -. Aprirsi alla città diventa quindi un elemento importante nel rapporto che Rotary vuole avere, perché vogliamo contribuire a risolvere le problematiche strutturali delle comunità locali con uno spirito solidaristico”.