20 Maggio 2023

Al via il raduno dei cattolici cinesi d’Italia a Prato. Oltre duecentocinquanta i partecipanti

La ricorrenza è la 14° giornata di preghiera per la Chiesa in Cina che si tiene ogni anno in una città diversa. Domani il ritrovo in cattedrale per l'ostensione straordinaria del Sacro Cingolo


Sono oltre duecentocinquanta i cattolici cinesi arrivati a Prato da tutta Italia per partecipare alla quattordicesima edizione della giornata di preghiera per la Chiesa in Cina. Sacerdoti, suore, seminaristi e semplici fedeli appartenenti alla dieci comunità cattoliche orientali presenti in altrettante città italiane, hanno recitato il rosario nella chiesa dell’Ascensione al Pino, sede dei cinesi cattolici di Prato. «In tutta Italia siamo circa ottocento fedeli, un numero piccolo ma viviamo con grande speranza la nostra fede», dice don Paolo Kong, cappellano della comunità di Napoli e coordinatore di tutte le comunità cinesi d’Italia.

L’occasione di questo raduno è la festa della Madonna di Sheshan, patrona della Cina, una ricorrenza istituita nel 2007 da papa Benedetto XVI. Proprio l’immagine della Madonna di Sheshan, posta sulla chiesa dell’Ascensione, ha accolto i partecipanti all’incontro che terminerà domani, domenica 21 maggio, con un grande pranzo.
All’iniziativa stanno collaborando, in spirito di amicizia, i parrocchiani dell’Ascensione, che si sono messi a disposizione degli organizzatori per la buona riuscita dell’evento. «C’è una bellissima collaborazione nel servizio – afferma don Alessandro Nucci, parroco dell’Ascensione al Pino – qui convivono nella fede italiani e cinesi e c’è sempre uno scambio culturale, di tradizioni e di modi di pensare».

«Abbiamo voluto affidare alla Madonna del Sacro Cingolo, venerata dai pratesi, e alla Madonna di Sheshan, tanto cara ai cattolici cinesi, la missione di portare il Signore a tutti», dice monsignor Daniele Scaccini, vicario generale della diocesi di Prato, che ha presieduto la messa al termine del rosario. «L’auspicio – osserva ancora mons. Saccini – è che ciascuno possa farsi partecipe della propria appartenenza nella propria realtà di riferimento».

 

 

Domani mattina nella cattedrale di Prato il vescovo Giovanni Nerbini officerà l’ostensione straordinaria del Sacro Cingolo, la cintura che la tradizione vuole appartenuta a Maria e custodita dai pratesi da oltre otto secoli. Si tratta di un evento straordinario perché la reliquia viene mostrata alla venerazione dei fedeli solo in cinque occasioni annuali. L’ultima ostensione straordinaria, fuori dagli appuntamenti canonici, si è tenuta il 19 marzo 2020 per invocare la protezione di Maria durante la pandemia da Covid.

Sempre domani, dopo la preghiera mariana (e se il tempo lo permetterà) le delegazioni delle comunità cinesi si muoveranno in processione da piazza Duomo in centro storico fino alla parrocchia dell’Ascensione, nella periferia ovest della città, recitando il rosario in cinese e in italiano. Alle 11 è in programma la celebrazione della messa nella chiesa dell’Ascensione, presieduta dal vescovo monsignor Giovanni Nerbini.

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