31 Maggio 2023

Caporalato, imprenditrice denunciata: sfruttava gli operai pagandoli 3,5 euro l’ora

L'operazione "Alt Caporalato 2" ha coinvolto vari enti e portato nel complesso alla sospensione di 17 aziende e a multe per 450.000 euro


Ventuno imprenditori, per lo più cinesi, denunciati. 17 aziende sospese. Multe per 450.000 euro. Sono alcuni numeri dei controlli in materia di lavoro nero, sicurezza sul lavoro, impiego di manodopera clandestina effettuati nel mese di maggio nel comparto tessile-abbigliamento di Prato su imput dell’Ispettorato nazionale del lavoro. La campagna di verifiche, denominata “Alt Caporalato 2”, ha accertato violazioni anche in materia di omessa formazione dei lavoratori, irregolarità sulle normative antincendio e installazione abusiva di impianti audiovisivi per controllare gli addetti. In tutto sono 40 i denunciati e 25 i lavoratori extracomunitari privi di permesso di soggiorno trovati all’opera.
I controlli – a cui hanno partecipato fra gli altri i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Prato, i militari della Compagnia, l’Ispettorato territoriale del lavoro Prato-Pistoia, Inps, Inail e altri reparti dell’Arma – hanno portato anche alla denuncia di un’imprenditrice cinese per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, la disciplina del caporalato introdotta con l’articolo 603 bis del codice penale.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la donna sfruttava 5 lavoratori extracomunitari, approfittandosi del loro stato di bisogno, costringendo alcuni dipendenti a lavorare fino a 12 ore al giorno, per 7 giorni a settimana, senza diritto a ferie, riposo, a fronte di una paga oraria di 3 euro e 50 centesimi. Gli operai sarebbero stati costretti a lavorare in un ambiente insalubre ed insicuro, senza indumenti di lavoro adeguati e senza dispositivi di protezione individuale.
Altre verifiche dei carabinieri, in collaborazione con l’Asl Toscana Centro, hanno riguardato alcuni cantieri edili: due imprenditori sono stati denunciati rispettivamente per impiego in nero di un lavoratore straniero privo di permesso di soggiorno e per aver formato un falso contratto d’opera occasionale. Nei confronti di un’azienda è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale.

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