Ennesimo episodio di violenza al carcere della Dogaia dove due agenti penitenziari sono stati feriti da un detenuto. E’ accaduto mercoledi scorso, ma la notizia è emersa soltanto oggi da fonti sindacali. Un assistente capo della polizia penitanziaria è stato aggredito da un detenuto albanese, che al termine di un colloquio con la propria famiglia, lo ha colpito con un pugno al volto, senza alcun motivo particolare, procurandogli la perdita dei sensi e facendolo cadere al suolo, dopo che l’agente ha sbattuto anche la testa al muro. L’intervento dei pochi agenti in servizio al reparto ha evitato il peggio. L’assistente capo è stato soccorso dai medici presenti alla Dogaia che hanno provveduto ad applicare dei punti di sutura al capo e lo hanno inviato successivamente al pronto soccorso cittadino dove è stato dimesso con una prognosi di 7 giorni.
Il detenuto, con un trascorso anche negli istituti per minori, non è nuovo a simili episodi da quando è giunto pochi mesi fa nella Casa Circondariale di Prato. Già sottoposto ad isolamento per motivi disciplinari, nella stessa mattinata aveva aggredito un altro agente di polizia penitenziaria che fortunatamente se l’è cavata con una prognosi di soli 3 giorni e delle contusioni ad una mano.
Le sigle sindacali SAPPe, OSAPP, UIL, USPP e FSA-CNPP – con una nota a firma dei referenti locali Nicola Pastore, Giuseppe Di Stasi, Ivan Bindo, Paolo Alonge e Giuseppe Serio – denunciano che “ancora una volta il sistema di gestione della Casa Circondariale di Prato risulta fallimentare. Nonostante le proteste messe in atto dalle Organizzazioni Sindacali e dal Personale – affermano i sindacalisti – nulla è cambiato. Avvicendato il Direttore dell’istituto pratese la situazione non sembra ad oggi migliorata.
Tante le promesse fatte dai vertici regionali dell’Amministrazione Penitenziaria che, ad oggi purtroppo risultano ancora inevase. Le Organizzazioni Sindacali resteranno sempre vigili sui problemi che affliggono il personale di Polizia Penitenziaria affichè questo possa quotidianamente svolgere il proprio lavoro nelle migliori condizioni di sicurezza. Esprimiamo massima vicinanza ai colleghi in un periodo dei più critici degli ultimi anni”.