10 Maggio 2023

La parrocchia della Castellina chiede il risarcimento danni a don Spagnesi per i soldi indebitamente sottratti

La causa è stata intentata dopo una proposta di accordo da parte dell'ex parroco ritenuta non accettabile e lontana dalle somme dovute. È in corso il procedimento canonico presso la Santa Sede


La parrocchia dell’Annunciazione alla Castellina ha chiesto un risarcimento danni dell’ex parroco don Francesco Spagnesi. Su richiesta del Consiglio per gli affari economici dell’Annunciazione, il nuovo e attuale parroco don Serafino Romeo si è attivato per recuperare in sede giudiziale le somme sottratte indebitamente dalle casse della parrocchia. Prima di intentare la causa è stata percorsa la strada di una conciliazione con don Spagnesi, ma la proposta dell’ex parroco è stata ritenuta inaccettabile e lontana dalle somme dovute. L’ammanco stimato dal conto corrente parrocchiale è di 128mila euro, prelevati dal sacerdote in poco più di un anno e utilizzati per l’acquisto di droga gbl, come ha ammesso lo stesso don Spagnesi.
L’ex parroco della Castellina aveva patteggiato una pena di tre anni e otto mesi per i reati di spaccio e traffico di droga, truffa ai danni dei fedeli e appropriazione indebita dei soldi contenuti nei conti parrocchiali.

Dal punto di vista canonico è in corso un procedimento attivato dalla Diocesi di Prato nei confronti di don Francesco Spagnesi. L’ex parroco della Castellina è ancora sacerdote – il vescovo Giovanni Nerbini lo ha inibito dal celebrare messa e dall’amministrare i sacramenti – ed è in attesa di una decisione da parte della Congregazione per il clero della Santa Sede. La pena massima è la riduzione allo stato laicale.

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