26 Giugno 2023

A Figline una serata dedicata ai Promessi sposi con i disegni inediti di Cianfanelli

In occasione della festa parrocchiale, mons. Giuseppe Billi ha promosso un incontro per mostrare undici quadri inediti del celebre pittore manzoniano


La parrocchia di San Pietro a Figline ricorda i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni con una serata culturale dedicata ai Promessi Sposi. L’iniziativa, inserita all’interno del programma per la festa patronale, si tiene martedì 27 giugno alle ore 21 nella pieve di Figline e avrà al centro undici bellissimi disegni inediti di Nicola Cianfanelli, pittore ottocentesco che ha illustrato i principali episodi dei Promessi Sposi.

Queste opere, mai mostrate prima al pubblico, appartengono alla collezione di mons. Giuseppe Billi, tra i massimi esperti di arte sacra contemporanea. Cianfanelli è noto, tra le altre cose, per aver affrescato con episodi tratti dal celebre romanzo di Manzoni la palazzina della Meridiana a Boboli. Sarà poi don Gianni Gualtieri a tenere una riflessione su Manzoni e la Provvidenza.

Chi era. Il pittore e incisore fiorentino Nicola Cianfanelli (1793-1848) aveva avuto il suo primo momento di celebrità il 3 ottobre 1828 quando, per celebrare il trentunesimo compleanno del Granduca di Toscana Leopoldo, era stata organizzata una grande festa nella villa medicea di Poggio a Caiano. Il clou della serata era stato un allestimento teatrale di “diversi quadri animati” tratti dai Promessi sposi di Alessandro Manzoni, come recitavano le cronache dell’epoca. Cianfanelli era stato uno dei pittori coinvolti e aveva realizzato prima una serie di incisioni e disegni e poi gli affreschi che si conservano tuttora nella reggia di Palazzo Pitti. Il successo era stato enorme non solo per l’abilità dell’artista, ma anche per il realismo con cui aveva illustrato il testo manzoniano, grazie alla lunga documentazione di cui si era avvalso trascorrendo un periodo di studio e di osservazioni in Lombardia, nei luoghi dei Promessi sposi. Cianfanelli aveva avuto rapporti importanti con personalità e artisti pratesi, forse in compagnia dello stesso Manzoni. Tra i disegni e gli affreschi le differenze sono minime.

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