24 Giugno 2023

Sanità: Giani: “Fare pressione affinché il Governo possa mettere più risorse”

Il presidente della Regione è intervenuto a Prato al convegno "Dove va la sanità?", organizzato dalla Uil per discutere sullo stato di salute della sanità in Toscana


“Ritengo che, al di là di quelle che sono giuste rivendicazioni, sulla professionalità, sulla necessità di assumere, sugli incentivi da offrire a un personale sanitario che in Toscana è d’eccellenza, sia molto importante fare pressione insieme affinché il governo nazionale possa mettere più risorse”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani intervenendo ieri a Prato al convegno “Dove va la sanità?”, organizzato dalla Uil per discutere sullo stato di salute della sanità in Toscana.

Per Giani – che ha ringraziato il segretario regionale della Uil Paolo Fantappiè “perché il dibattito e il confronto sereno che non nasconde tutte le criticità, vissuto” al convegno “sui temi della sanità è molto importante”- c’è bisogno che le risorse “arrivino quantomeno all’obiettivo che l’Organizzazione mondiale della Sanità ritiene equo, ovvero il 7% di risorse per la sanità rispetto al Pil. In Italia siamo al 6,33, il che dovrebbe significare che almeno un’altra ventina di miliardi all’anno, rispetto ai 126 destinati oggi alla sanità, possano entrare nelle branche del nostro sistema. Io mi auguro che questo avvenga, perché questo ci consentirebbe quelle assunzioni, quel potenziamento della sanità sul territorio, quegli incentivi nei settori più nevralgici come i pronto soccorso o come coloro che sono chiamati a ridurre le liste d’attesa che dopo il Covid, come un’onda, si sono riversate sul nostro Sistema sanitario.”

“La situazione della sanità in Toscana è sempre più critica” ha detto dal canto suo il segretario della Uil toscana Paolo Fantappiè in occasione del convegno. Per Fantappiè “gli investimenti pubblici effettuati finora non sono sufficienti tanto che il bilancio della Regione è deficitario nel settore sanitario. Inoltre la carenza di medici e del personale ospedaliero in generale aumenta la pressione sulle strutture e sul personale in servizio, aumentando i disservizi ai cittadini, i quali preferiscono sempre più il sistema privato rispetto a quello pubblico. Se non si farà qualcosa di concreto anche la Toscana è destinata a imboccare la strada verso quel modello privatistico tipico dei Paesi anglosassoni e lontanissimo dalle eccellenze di quello che dovrebbe essere il Ssn. Per questo sono necessari copiosi investimenti sulle assunzioni e sui salari degli operatori sanitari”.

Al convegno è intervenuto anche Domenico Proietti, segretario generale della Uil Fpl spiegando che “nell’incontro di martedì con il Ministro Schillaci, è stato annunciato l’istituzione di tre tavoli di lavoro permanenti sulla sanità pubblica, privata e sulle liste di attesa. Chiederemo un piano di assunzioni straordinario per evitare il definitivo collasso del sistema sanitario italiano, con il personale ridotto all’osso a causa di anni di blocco del turn-over, pensionamenti con quota 100 e l’emigrazione dal pubblico al privato o addirittura all’estero di migliaia di professionisti per stipendi inadeguati e responsabilità sempre più crescenti. Così come servono risorse adeguate per i rinnovi contrattuali e la stabilizzazione di migliaia di precari”.

Carmelo Barbagallo, segretario generale Uil pensionati ha sottolineato che “nel nostro Paese ci sono 3,5 milioni di persone non autosufficienti. Queste persone e le loro famiglie hanno il diritto di essere tutelate. Grazie alle nostre battaglie abbiamo ottenuto due strumenti: Il Piano nazionale non autosufficienza e la Legge 33/2023. Ora bisogna che queste norme siano veramente attuate e adeguatamente finanziate”: “Bisogna attingere da tutte le risorse possibili, Mes compreso”.