29 Luglio 2023

Il Ministero cerca 44 operatori di giustizia per Prato, lo scetticismo della Cgil: “Qui il tribunale è poco attraente”

A bando ci sono circa diecimila trasferimenti in tutta Italia, il rischio è che il personale in forza a Prato possa scegliere di andare a Firenze o Pistoia


Il Ministero della Giustizia ha deciso di attivarsi per coprire i 9739 posti vacanti nei tribunali italiani. Secondo le tabelle di ripartenza, a Prato potrebbero arrivare 44 operatori di giustizia tra assistenti, funzionari e cancellieri. Se da una parte la notizia è accolta con favore dai sindacati – da tempo l’amministrazione della giustizia a Prato è afflitta da carenze di personale – dall’altra la Cgil è scettica sul fatto che il tribunale di Prato possa risultare “attraente”, dato che “è abbastanza noto, tra gli operatori di giustizia, per i carichi di lavoro che risultano tra i più gravosi del distretto toscano”.

L’interpello nazionale è stato indetto il 26 luglio ed è rivolto a tutto il personale dell’organizzazione giudiziaria appartenente ai profili professionali dei posti messi a bando. A Prato sono previsti tre ausiliari, un autista, sette assistenti giudiziari, nove cancellieri e cinque funzionari da assegnare al tribunale, due ufficiali giudiziari e un funzionario sono invece per l’Unep (Ufficio Unico Notificazioni Esecuzioni e Protesti). Per il Giudice di pace sono stati messi a bando per il trasferimento in entrata un ausiliario, un operatore, due assistenti e sette cancellieri, per la Procura sono liberi un posto da assistente giudiziario e quattro posti da autista. La domanda di trasferimento deve riguardare sedi situate in una sola regione e non sono ammesse domande di trasferimento che non esprimano preferenze di uffici.

Secondo la Cgil funzione pubblica la non appetibilità di Prato è data anche dai “modelli organizzativi scelti dal presidente del tribunale”, che “si caratterizzano per le interpretazioni restrittive dei diritti sindacali come le ferie e i permessi”. Il massiccio carico di lavoro e questa organizzazione, “rischiano di far desistere chi potrebbe avvicinarsi al tribunale di Prato”, scrive il sindacato in una nota. Non solo, il grande rischio è che i pochi operatori già in forza a Prato possano sfruttare questa possibilità per andare in palazzi di giustizia vicini, come Firenze (che cerca 227 persone) oppure Pistoia (32 posti a bando).

La domanda di trasferimento andrà inviata – tramite procedura telematica – dal 28 luglio, entro il 20 settembre. Le graduatorie provvisorie saranno pubblicate non oltre il 20 dicembre, mentre il 28 febbraio 2024 è il termine per quelle definitive. Poi ci saranno le assegnazioni.

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