31 Luglio 2023

Posa della prima pietra della nuova palazzina del Santo Stefano: sarà operativa nel 2026

E il presidente della regione Eugenio Giani torna a fare assicurazioni sulla destinazione sanitaria di una parte dell'ex Creaf


Sarà operativa dalla primavera del 2026 la nuova palazzina “Luigi Biancalani” annessa all’ospedale Santo Stefano. Oggi la posa della prima pietra, la cerimonia simbolica che segna l’avvio del cantiere che da qui a tre anni porterà a 104 posti letto aggiuntivi. Tre piani fuori terra e uno interrato, la palazzina sarà collegata all’attuale nosocomio da un tunnel. Il primo step è la realizzazione del parcheggio per i dipendenti da 150 stalli.

 

Il rendering della nuova palazzina che sarà collegata all’attuale nosocomio da un tunnel

 

“Fine lavori prevista a novembre 2025, palazzina operativa nel 2026”: l’intervista al direttore Area Manutenzione dell’Asl Gianluca Gavazzi:

 

 

“Bene inizio dei lavori, ma è un rimedio tardivo”, ha affermato la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, presente alla cerimonia. All’origine dell’operazione, la realizzazione di un ospedale, il Santo Stefano, nell’ottica di un’intensità di cure che poi non ha trovato corrispondenza sul territorio Nel 2016, con Luca Lotti ministro e Antonello Giacomelli sottosegretario allo sviluppo economico il primo annuncio da parte dell’allora governo Renzi della volontà di finanziare con 10 milioni di euro l’ampliamento dell’ospedale. Poi una lunga storia di contenziosi giudiziari prima di arrivare all’affidamento dei lavori.

 

“Si raggiunge l’obiettivo, con i se e con i ma non si fa la storia”: l’intervista al sindaco di Prato Matteo Biffoni. “Riuscimmo a trovare i 10 milioni con Luca Lotti”, dichiara Antonello Giacomelli, oggi commissario Agcom.

 

 

Soddisfazione da parte del presidente della regione Eugenio Giani, che rassicura anche sulla destinazione sanitaria dell’ex Creaf:

 

Ai lavori alla palazzina prenderà parte anche un’impresa pratese, lo Studio Tecnico Edilprogetti che svolgerà il ruolo di progettazione costruttiva, con supporto tecnico all’impresa che si è aggiudicata l’appalto. Per la parte di competenza dell’impresa, Edilprogetti si occuperà anche dello sviluppo della progettazione tridimensionale dell’edificio (BIM – Building Information Modeling), utilizzando strumenti e software all’avanguardia, che consentiranno all’Asl Toscana Centro un maggior controllo durante la fase di esecuzione e di avere le informazioni necessarie per interventi di manutenzione futuri.
“Poter contribuire alla realizzazione di un’opera fondamentale per lo sviluppo della nostra città e così tanto attesa dai pratesi, è per noi motivo di grande soddisfazione – spiega l’ingegnere Andrea Puggelli, socio di Edilprogetti -. Al contempo questo incarico rappresenta una grande opportunità, per collaborare con una grande azienda come Nbi del gruppo Webuild, con l’utilizzo di strumenti innovativi e all’avanguardia, come il BIM, nell’ambito dell’architettura e dell’ingegneria”.

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ANTONIO
ANTONIO
8 mesi fa

Chi è stato artefice di un ospedale sottodimensionato non sente di chiedere scusa complimenti