29 Luglio 2023

Rincari biglietti e abbonamenti bus, Aci Prato non ci sta: “Schiaffo alla città. Studiare rescissione contratto”

L'Automobile Club Prato critica l'assenza di Autolinee Toscane al Tavolo della Mobilità: "Rincari a fronte di una qualità del servizio assolutamente insufficiente"


“La notizia dell’aumento di biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico locale da parte del gestore, arriva quando ancora è vivo il ricordo dell’assenza di Autolinee Toscane al ‘Tavolo della Mobilità’ per il piano strutturale. Un’assenza maturata con una noncuranza pari solo alla mancanza di rispetto verso la città e verso chi al tavolo c’era, non per una sterile passerella, ma per contribuire all’interesse comune”. Anche l’Aci di Prato interviene sul tema dell’aumento delle tariffe degli autobus che sarà in vigore da martedì 1° agosto. Lo fa ricordando la scarsa presenza in città del gestore Autolinee Toscane che ha disertato il Tavolo della Mobilità. “Se il previsto aumento delle tariffe fosse scaturito dalla dimostrata necessità di finanziare un chiaro programma di sviluppo del tpl – spiegano dall’Automobile Club Prato -, secondo concetti avanzati e condivisi, soprattutto in ambito europeo che l’azionista di riferimento dovrebbe conoscere bene, e nell’ottica di farne l’asse portante della futura mobilità urbana, forse avremmo potuto digerirlo. Ma a fronte della sostanziale assenza di qualsiasi progetto e di una qualità del servizio assolutamente insufficiente, davvero lo riteniamo uno schiaffo in faccia intollerabile”.

Da Aci Prato sottolineano la necessità che “qualcuno ricordi ad Autolinee Toscane che il tpl è lo strumento per tutelare un diritto costituzionale, quello dei cittadini di muoversi liberamente nel territorio, non un recapito pizze a domicilio”. “Chiediamo quindi una forte azione, che siamo pronti ad appoggiare in ogni sede, per definire un programma di sviluppo del tpl coerente con gli obiettivi e gli indirizzi dello sviluppo del territorio, con precisi impegni, scadenze e programmi di investimento – concludono dall’Automobile Club Prato -. Non sappiamo come siano stati formulati gara e conseguenti accordi contrattuali, ma se non prevedessero questo con chiarezza, si è trattato di un errore ed è bene cominciare a studiare la rescissione del contratto. Alternativamente Prato può progettare e costituire la sua società tpl alternativa: l’ha fatto Ntv (Italo), da anni le Ferrovie Nord lavorano su Milano, non si vede perché non possiamo pensarci anche noi”.

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