29 Luglio 2023

Stop al Reddito di cittadinanza, Biagioni e Blasi (Pd): “quella destra è una guerra ai poveri, non alla povertà”

Secondo il segretario provinciale del Pd sono 742 le famiglie di Prato che hanno ricevuto la comunicazione della cessazione del servizio tramite sms inviato dall'Inps


Stop al reddito di cittadinanza. Il Governo lo aveva annunciato e ieri, via sms, l’Inps ha comunicato a 169mila beneficiari in tutta Italia la cessazione del servizio di sostegno. Il messaggio è arrivato a tutti coloro che sono qualificati come “occupabili”, hanno dai 18 ai 59 anni e sono in nuclei familiari nei quali non ci sono componenti disabili, minori o over 65.

Secondo il segretario provinciale del Pd Marco Biagioni, le famiglie pratesi che hanno ricevuto questa comunicazione, e dunque saranno private del reddito di cittadinanza, sono 742. “Il Comune le prenderà in carico – afferma Biagioni – ma il rischio è che per un terzo di queste non ci sia possibilità di altri aiuti. Il Governo ha azzerato il fondo affitti, tagliato la sanità pubblica, reso più facili i contratti a termine. Ma si nasconde tutto con una card da 300 euro destinata all’1% della popolazione per fare la spesa, mentre condona gli evasori. È un attacco ai precari, una presa in giro per chi vuole uscire dalla propria condizione di povertà. È una vergogna”.

Secondo le stime dell’Irpet, in Toscana saranno 26.500 le persone che non percepiranno più il reddito di cittadinanza. “Mentre mutui e inflazione sono alle stelle – dice Diego Blasi, portavoce del Pd Toscana – il Governo toglie quella che per alcune persone era l’unica forma di sostentamento ed elargisce a pochissimi una mancetta di poco più di un euro giorno. Quella della destra è una guerra ai poveri, ma non hanno capito che deve essere sconfitta la povertà”.

Secondo le intenzioni del Governo il reddito di cittadinanza sarà sostituito con un nuovo strumento chiamato “Supporto formazione e il lavoro”. Si tratta di una indennità di dodici mesi destinata agli “occupabili” con una attestazione Isee familiare non superiore a 6mila euro, che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione.

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