20 Settembre 2023

Buzzi Jobgate, un portale per collegare scuola e aziende nella ricerca e offerta di lavoro

L'iniziativa è di Confartigianato e del Buzzi, istituto dove quest'anno fra gli studenti c'è chi prepara la maturità e già lavora part-time


Metà giornata sui banchi a preparare la maturità, l’altra metà in azienda per la prima esperienza part-time nel mondo del lavoro. È la routine che quest’anno attende alcuni studenti di quinta superiore del Buzzi. Una circostanza, questa, che fa luce sulla concreta carenza di nuove figure professionali da inserire nel distretto tessile, ma anche nelle imprese del comparto elettronico e meccanico. Proprio per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, Confartigianato Imprese Prato e l’istituto tecnico industriale di viale della Repubblica hanno dato avvio al portale Buzzi Jobgate.

Come funziona il portale

Dallo scorso luglio sul sito Jobgate.itistulliobuzzi.it le aziende, previa registrazione, possono pubblicare ricerche di figure professionali specifiche riferite agli indirizzi presenti nello stesso istituto tecnico industriale pratese.
Sull’altro fronte tutti gli studenti diplomatisi al Buzzi, anche negli anni passati, possono inserire la propria candidatura sulla medesima piattaforma.
Il sistema, approntato dai docenti Tognocchi e Maddaluno del Buzzi, è gratuito e rispettoso della privacy.
Strategica in questo progetto è stata la collaborazione con Confartigianato Imprese Prato, chiamata a contattare, informare e sollecitare le proprie aziende associate ad utilizzare questo strumento per reperire nuove figure professionali.

 

Già 140 aziende iscritte e 80 offerte di lavoro

I primi risultati già si toccano con mano: in appena due mesi sono 140 le imprese, comprese alcune nazionali, che si sono registrate e al momento sono 80 le offerte di lavoro presenti nella bacheca, la maggior parte delle quali relative agli indirizzi meccanica-meccatronica, elettronica, informatica, energia e chimica. Ancora poche quelle relative al sistema moda. 180, invece, i diplomati del Buzzi che si sono iscritti alla piattaforma, compresi quelli che hanno conseguito il titolo di studio diversi anni fa e stanno magari cercando di cambiare azienda o di reinserirsi nel mercato del lavoro.

“Si tratta di una grande opportunità di estendere la scuola al dialogo col mondo del lavoro – ha detto il dirigente scolastico dell’Istituto Buzzi, Alessandro Marinelli – Si tratta di una richiesta che il distretto esprime da tempo al quale abbiamo risposto con la realizzazione di questo portale che è già attivo dal 15 luglio scorso. I primi risultati sono molto interessanti e saranno oggetto di analisi insieme a Confartigianato, nostro partner strategico che da sempre mette a disposizione professionisti dei vari settori coadiuvando i nostri docenti”.

“Un portale che risponde alle esigenze del distretto e più in generale del mondo del lavoro – ha dichiarato il presidente di Confartigianato Imprese Prato, Luca Giusti – Una risposta a un problema concreta e fattiva, che deve essere presa ad esempio anche da altre realtà sostituendo il fare al parlare. Al tempo stesso questo strumento permette agli istituti scolastici di tarare i propri investimenti e le loro strategia sulla base dei veri bisogni espressi dal territorio”.

“Uno strumento concreto che rappresenta un fatto nuovo per la nostra città – ha spiegato l’assessora alle Attività Produttive del Comune di Prato, Benedetta Squittieri -. Un aspetto importante sono i dati che questo portale metterà a disposizione circa i movimenti e le necessità delle aziende del territorio, dati preziosi per il nostro osservatorio sul mercato del lavoro offrendo alle stesse istituzioni la possibilità di prendere decisioni rispetto ai percorsi formativi successivi”.

 

Alcuni dati

Da un’elaborazione dell’Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere, Prato risulta la 54esima provincia in Italia nel 2023 per difficoltà a reperire manodopera rispetto al 2022 registrando il 40,7% per quote di entrate difficili da reperire (in prima posizione è Bolzano col 52,5%).
Le micro e piccole imprese rimangono tuttavia protagoniste della crescita della domanda di lavoro dipendente, in particolare per il lavoro stabile. Le micro e piccole imprese in Italia hanno infatti una quota di dipendenti del 48,9% del totale, ma determinano il 67,2% delle entrate nelle imprese previste nel mese di luglio 2023 dal Sistema Excelsior di Unioncamere-Anpal.
Secondo le previsioni relative al trimestre agosto-ottobre 2023, il 60,4% delle assunzioni rimane concentrato nelle micro e piccole imprese.
Sempre a livello nazionale, le maggiori difficoltà di reperimento riguardano gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine. La quota si colloca ai massimi per fonditori, saldatori e montatori di carpenteria metallica (70,5%) e operai specializzati nelle costruzioni (69,9%).

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