Folla da Beste per il libro di Genovesi, oggi visita a antichi macchinari e a un allevamento di alpaca. Il tessile spunto per incrementare linteresse turistico del territorio
Sere fa, folla allo spazio Beste Hub di via Bologna per la presentazione con l’autore dell’ultimo romanzo di Fabio Genovesi. Oggi in alta Valbisenzio per il programma di Tipo, Turismo Industriale Prato visita a un allevamento di alpaca, gli animali da cui si deriva una delle lane più pregiate al.mondo e agli antichi macchinari tessili esposti al MuMat, mudeo dei macchinari tessili. Fabbriche in piena attività che esaurito l’orario di lavoro diventano sedi di eventi culturali. Ex fabbriche trasformate in musei: a Vernio l’ex Meucci. A Prato la ex Campolmi. E un allevamento in montagna mèta di una visita turistica
L’incontro fra lavoro e cultura rappresenta una carta originale da giocare bene anche in chiave turistica. Il Comune di Prato, con l’assessore Gabriele Bosi ci sta puntando con decisione. Capviaggi che l’ultimo sabato del mese organizza gli incontri di Tipo è testa pensante e ottimo braccio operativo.
Pochi distretti industriali offrono una filiera turisticamente attraente come il nostro tessile. Seguire il.percorso di un chilo (o se preferite, di una “balla”) dall’origine alla sua conversione in pezza significa per il turista assistere alla crescita della produzione di fase in fase e al contempo di percorrere il territorio: natura, architettura, arte. E la buona tavola. E comprendere perché nella Toscana dove dal punto di vista economico sociale tutto si parcellizza da sempre, dove nacquero i Comuni e la borghesia manifatturiera, la lavorazione della lana avviene ancora fra una decina di laboratori e fabbriche anziché essere concentrata in un’unica sede, come accade dove il tessile è nelle mani della grande industria.
Bosi ha organizzato i tour nelle fabbriche “aperte per turismo” nei week end attirando visitatori da fuori e anche pratesi. Per le aziende che accolgono i visitatori uno sforzo ricompensato per chi non abbia prodotti finiti e spaccio aziendale, sul piano dell’orgoglio di mostrare competenze.e passione secolari coniugate al presente e al futuro nel segno dell’innovazione. Per il visitatore l’emozione di veder la fibra prender forma, passando da filo a stoffa, illuminarsi di colori, evolversi da grezza a rifinita. Un viaggio da imprimere nella memoria offrendo come gadget fabbrica per fabbrica un “modellino” della fase di competenza: una piccola rocca in filatura, un campione di pezza al grezzo in tessitura, colorato in tintoria, completo e pronto per la sartoria dopo la rifinizione. E magari un piccolo abito in formato da bambola per chi come Beste ha prolungato la filiera fino al capo finito. Tornare a casa e ricreare con quei gadget disposti sul tavolo le fasi che precedono la nascita di un vestito sarebbe per il turista conservare un ricordo concreto e originale. Assieme al buon week end trascorso fra lavoro, bellezze cucina. Avanti, con coraggio.
Ps. È un buon tema per i programmi elettorali di tutti i candidati.
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disegno di Marco Milanesi