Ipotesi cpr a Prato, Biffoni: “Aperto al confronto, ma non credo che la nostra città risponda ai requisiti per ospitarne uno”
Da una parte il Governo, che nelle intenzioni vorrebbe un centro di permanenza per i rimpatri in ogni regione, dall’altra il governatore Giani – ed altri come lui – che già ha opposto un no all’ipotesi di realizzarne uno in Toscana, in mezzo il sindaco di Prato Matteo Biffoni, che il no a priori non lo ha detto, ma solo a condizioni ben precise. Premesso che in una città di 200mila abitanti risulta difficile soddisfare il requisito ministeriale che vorrebbe i cpr in aree non densamente abitate, a far scatenare il dibattito è stata la cartina pubblicata on-line dal Corriere della sera con Prato individuata come ipotesi tra i tre siti papabili in Toscana in cui realizzare un cpr. E allora, di fronte all’eventuale ipotesi che anche si riesca a trovare un luogo idoneo per realizzare un cpr a Prato, come reagirebbe il primo cittadino?
“Secondo una piantina di un noto quotidiano nazionale, Prato dovrebbe ospitare uno dei 12 nuovi Cpr per migranti. Questo è follia pura, come del resto lo è l’ ipotesi della tendopoli prospettata dal Prefetto per ospitare altri migranti – ha detto Aldo Milone di Prato libera e sicura – Non è una questione di essere accoglienti o meno, però Prato è la città con il maggior numero di immigrati, 24%, presenti sul territorio. Detta percentuale la pone al primo posto in Italia e anche tra le prime in Europa in rapporto al numero di abitanti. Pertanto è assolutamente da escludere la presenza di un Cpr, come pure di una tendopoli, per accogliere altri migranti”.