1 Settembre 2023

Quando i poggesi si rifugiarono nella Villa Medicea, la memoria della Liberazione nei diari delle suore Minime

Primo appuntamento della neonata associazione culturale Diapason, lunedì 4 settembre serata di letture e canti della Resistenza nella sede Auser


“Il rombo del cannone è ormai lontano”. Questo, tratto dai diari di guerra tenuti dalle suore francescane “Minime” di Poggio a Caiano, è il titolo di una serata che fa Memoria della Liberazione del Poggio (4 settembre 1944). Organizza una associazione culturale poggese neonata (“Diapason”) ed è il primo di una serie di appuntamenti. L’incontro si svolge nella sede auser (Parco del Bargo) di Poggio a Caiano alle ore 21:15 di lunedì 4 settembre 2023.

“Siamo volute partire proprio da questa Memoria – dicono le componenti di un Direttivo tutto al femminile – perchè oggi c’è enorme bisogno di non dimenticare e di trarre insegnamento dai dolori e dai lutti ma anche dalle speranze e dalla voglia di riscatto che sono all’origine della nostra democrazia”.

L’incontro, aperto a tutti, ha ottenuto il patrocinio di ANPI e di Regione Toscana. L’inquadramento storico su quanto accadeva nell’Italia e in questa parte di Toscana di quel drammatico periodo è affidato al prof. Andrea Ottanelli, storico. Seguiranno, a cura di “Soggetti Smarriti”, letture dai diari che le suore “Minime” tennero ogni giorno dal 1 luglio al 10 settembre 1944: in quelle pagine – pubblicate anni fa dal Comune del Poggio sotto la sindacatura di Silvano Gelli – sono raccolte le vicende, le paure e le speranze di una comunità intera, quella del Poggio, in quei giorni sfollata nei sotterranei della Villa Medicea per evitare bombardamenti alleati e la furia dei nazifascisti in ritirata.

Erano i giorni del ritiro delle truppe naziste con i loro alleati fascisti repubblichini. I brani del diario saranno intervallati da alcuni “Canti della Resistenza” con i fratelli Cecchi, Gabriele (piano) e Samuele (voce) insieme a Francesca Fedi Perilli (violoncello).

A tale proposito si segnala una intrigante particolarità. I fratelli Cecchi, artisti originari del Poggio, presenteranno una loro versione del “Canto dei deportati”. Composto nel 1933 da tre detenuti nel lager di Börgermoor (titolo originario “Die moorsoldaten”) il canto venne subito diffuso segretamente in quel camperpo poi diventare il canto simbolo della resistenza tedesca. L’arrangiamento dei Cecchi recupera l’attacco melodico originario.

Sarà presente, alla serata nel Bargo, anche una rappresentanza delle suore “Minime del Sacro Cuore”: un diario, quello tenuto dalle consorelle francescane, “che in ogni casa poggese – dicono le donne di Diapason – dovrebbe poter trovare un posto ed essere letto dai genitori ai più giovani, quelli che per loro fortuna neppure immaginano cosa possa essere il passaggio di una guerra”.

Altri due gli appuntamenti di “Diapason”, costituita a luglio, in questo settembre: una iniziativa (ore 16 del 12 settembre) nel Bargo con bambini, ragazzi e famiglie (“Tutti a raccolta”) per pulire il grande parco poggese. E un incontro (20 settembre ore 21:15) per ricordare don Lorenzo Milani nel centenario della nascita. Titolo “La grandezza della scuola”.

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