9 Ottobre 2023

Niente trasporto scolastico per bambino disabile in Valbisenzio, la famiglia: “Ci sentiamo abbandonati”

Il comune di Cantagallo spiega che Autolinee Toscane ha escluso l'uso del pulmino scolastico attrezzato da parte del bambino in carrozzella


Quattro anni e mezzo e una grave deformazione dalla nascita, che lo porta a dover stare ingessato diverse settimane all’anno dall’inguine ai piedi: è ciò che sta vivendo un piccolo cittadino della Valbisenzio, la cui famiglia si è rivolta a Tv Prato per segnalare l’assenza di un pulmino scolastico attrezzato in tutta la vallata. Il bambino è residente nel comune di Cantagallo, ma frequenta l’asilo a Vaiano. “Mio figlio è stato operato il 20 settembre, così che ancor prima mi sono attivata per usufruire dei vari servizi che il comune stesso dovrebbe mettere a disposizione viste le limitazioni fisiche certificate del bimbo – racconta Lucia, la mamma -. Tuttavia se ancor prima dell’intervento sembrava andasse tutto bene, al momento in cui siamo tornati dall’ospedale mi è stato comunicato dal comune di Vaiano che il posto in pulmino non era più disponibile. Questi continui interventi chirurgici creano un disagio emotivo nel bambino che, secondo prescrizione della neuropsichiatra, deve stare con i suoi coetanei il più possibile, evitando le situazioni che possono farlo sentire ‘diverso’ – continua Lucia -. Ebbene, portarlo io a scuola, invece di prendere lo scuolabus con gli altri bambini come ha sempre fatto, lo fa sentire diverso”.

 

Ascolta la testimonianza della famiglia:

 

 

Sulla vicenda è arrivata la risposta del comune di Cantagallo: “L’amministrazione comunale di Cantagallo, attraverso i propri Uffici, segue il bambino da ormai 3 anni, da quando la famiglia pur essendo residente a Cantagallo ha deciso di mandare il bambino alla scuola dell’infanzia di Sofignano nonostante la vicinanza, la disponibilità e l’organizzazione dei servizi avrebbero consigliato di rivolgersi alla Scuola dell’infanzia di Carmignanello. Questa scelta della famiglia ha inevitabilmente reso il trasporto scolastico del bambino più difficoltoso, ponendo agli Uffici comunali il compito di “personalizzare” il servizio. Quando il bambino, qualche settimana fa ha subito l’intervento alle gambe, avendo dei gessi molto ingombranti, abbiamo chiesto ad Autolinee Toscane se il bambino in carrozzina avrebbe potuto utilizzare il pulmino; la risposta scritta è pervenuta in maniera negativa – spiega l’amministrazione comunale – con l’indicazione che per un bambino in carrozzina l’unica modalità di trasporto sarebbe stato il trasporto speciale con mezzi adeguati, pertanto il comune ha preso accordi con l’associazione della Pubblica Assistenza”. Il comune valbisentino spiega anche di aver proposto alla famiglia il servizio di trasporto speciale effettuato dalla Pubblica Assistenza a totale carico dell’amministrazione, ma in quella sede la mamma ha rifiutato adducendo motivi di orario. Al rifiuto della mamma il Comune riferisce di aver prospettato l’unica soluzione alternativa possibile: il rimborso integrale per l’accompagnamento del bambino a scuola a cura della famiglia, proposta accettata dalla mamma la proposta tanto che – sostiene il Comune – è già stata erogata in anticipo metà della quota pattuita”.

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