3 Ottobre 2023

Amici miei al cimitero. Fraternizzano sulle tombe dei consorti e vanno a cena insieme


Amici miei al cimitero, ma stavolta senza il crudele scherzo di Monicelli, col cuore e la tomba infranti.
È la storia del gruppo di vedovi che hanno fraternizzato andando a trovare le rispettive consorti, nella nuova ala del camposanto della Misericordia. Stile anglosassone: luce naturale, vetrate, vista sul prato. Un cenno timido, un saluto, la scoperta di esser lontani parenti, l’accostarsi di un altro vedovo, di un altro ancora. Pian piano la visita a una persona cara che non c’è più si trasforma in spunto per incontrarsi fra vivi. E si dà senso a quella panchina da tre posti – dove ci si può stringere anche in quattro – e alla sedia pieghevole lasciata lì da qualcuno. Abbattuta la differenza di età: il più giovane ha sessantuno anni; il più anziano un medico di novantatrè spavaldamente portati, che sposò una compagna di scuola.

Proibiti i ricordi delle rispettive, a scanso di lacrime e riaffiorar di dolori. Si parla del lavoro, del servizio militare, di vaccini, dei figli, di Prato com’era e com’è. E del domani. Pian piano al conciliabolo si aggiunge una signora in visita al marito. Al momento son quattro pure le donne che partecipano alle conversazioni, in barba al pregiudizio statistico che vuole le vedove più numerose dei corrispondenti maschili.

Si progetta la cena, anzi il pranzo perché uno dei signori non può al momento uscire la sera. Sabato scorso hanno scelto un ristorante in campagna, allegro, all’aperto. Una delle signore si era autoinvitata, il gruppo si è negato per antica galanteria: non sta bene una donna sola con quattro uomini. E si cerca di convincer qualcun’altra a partecipare la prossima volta, in cui andranno a cena. Intanto, quasi ogni mattina il gruppo continua a ritrovarsi sotto lo sguardo fisso e cristallino dei consorti, alle cui foto si dà una carezza o si lancia un saluto, se chi giace è in un loculo alto. Chi resta si dà pace andando al camposanto spinto dalla solitudine e uscendone con nuove amicizie. C’è vita, tanta vita anche al cimitero.

 

Buongiornoprato@tvprato.it

disegno di Marco Milanesi

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