5 Ottobre 2023

Smog, Prato prima in Toscana, ma la Regione pigia l’acceleratore per colpire i caminetti

Scarichi auto: sempre più allarme ma Firenze corre (e fa retromarcia) sui focolari a legna. Per la rabbia dei sindaci alleati


Prato prima in Toscana per inquinamento da smog. E trentaduesima in Italia per inosservanza dei limiti  dell’Organizzazione mondiale della sanità. Lo ha riferito il Sole 24 ore, riportando l’indagine di  Edjnet sulla concentrazione di Pm 2,5 nei primi otto mesi del 2023, confrontati con gli ultimi 5 anni. Non è una sorpresa. Da sempre paralisi ovunque,  alle ore di punta e Declassata strozzata fra le proprie 4 corsie e le 2 del Soccorso e del ponte Lama. La soluzione per il primo fu affidata nel 2015 ad Anas: mai stata un fulmine di guerra e infatti otto anni dopo siamo ancora alle carte. La seconda è rimessa alle Autostrade come compensazione per la terza corsia dell’A11. Anche qua, nessuna premura nell’intervento. Curioso, che entrambe le strozzature sorgano alle soglie dei templi del consumo dei pratesi: Parco Prato e Gigli. Intanto, l’uso delle ferrovie, liberato nostro malgrado dai treni nazionali con l’avvento dell’alta velocità è fermo agli orari fissati quindici anni fa.

Curioso, che mentre la città ha la gola riarsa per lo smog, la Regione si preoccupi con tardiva tempestività di caminetti e stufe a legna: uno scivolone comunicativo che ha scatenato la rabbia degli stessi sindaci della Valbisenzio, alleati del governo regionale, ma vicini ai cittadini. A poche ore dalla scadenza del 30 settembre Firenze comunicava l’obbligo di dichiarare  il focolare di casa alimentato a legna tramite spid e procedura digitale. Strumenti per lo più sconosciuti ad anziani muniti di stufe tradizionali e poco avvezzi all’uso del computer. Nell’aria insomma più che fumi pericolosi, aleggiava il profumo  di sanzioni comodamente inflitte agli inadempienti. La Regione, sommersa dalle critiche social e no,  correva ai ripari: per l’accatastamento dei camini c’è  un mese dal controllo effettuato dall’agenzia recupero risorse.
I sindaci della Valbisenzio Bosi (Vaiano), Buongiorno (Cantagallo) e Morganti (Vernio) hanno tuttavia attaccato su mancato coinvolgimento dei Comuni, tempi ristretti e ricorso obbligato al web. La consigliera regionale Bugetti (Pd) ha ribadito, sentita l’assessore Monni il rinvio delle eventuali sanzioni, sottolineando il difetto di comunicazione.

Consapevoli che smog e inquinamento da biomasse hanno natura e normative distinte e che la legna inquina la sua parte,  colpiscono l’immobilità in ogni senso e a ogni livello con cui non si interviene sul complicato problema trasporti e la sollecitudine palesata sul caso relativamente semplice e circoscritto di stufe e caminetti  Pochi,  individuabili con un’occhiata ai tetti e alimentati da quella misteriosa fonte rinnovabile che l’uomo usa da quando provocò una scintilla, sfregando due pietre: i i pezzi di legno.

Buongiorno.prato@tvprato.it

disegno di Marco Milanesi

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