4 Novembre 2023

Alluvione, Confcommercio: “Blocco imposte e moratoria per attività colpite”

Tempestini: “Misure inevitabili e urgenti per aiutare le imprese a ripartire”. Intanto arrivano le prime testimonianze, tra il dramma e la solidarietà


Prato, novembre ’23. C’è chi, in mezz’ora, ha perso un’attività portata avanti da mezzo secolo, chi ha dovuto far scappare in fretta i clienti dal proprio ristorante e chi, ancora, non è riuscito a quantificare i danni subiti. Sono alcune tra le storie che emergono a due giorni dalla devastante alluvione che ha colpito la provincia di Prato. Racconti di imprese lacerate e ancora alle prese con difficoltà drammatiche, tutte unite dallo stesso appello: “Senza aiuti non riusciremo a ricominciare”.
“Quando ho visto tavoli e frigoriferi galleggiare – dice Alessio Castellani, del ristorante Oste – non potevo crederci. Nel giro di mezz’ora avevamo un metro d’acqua dentro. Oggi contiamo danni per centinaia di migliaia di euro: dentro e fuori dal ristorante è praticamente tutto da buttare”.
Fabio Nardi, invece, aveva un’attività tessile a Poggio a Caiano portata avanti da generazioni, la Leonard Sas. “Sono cinquant’anni che abbiamo il nostro magazzino – ricorda – e non era mai successo niente del genere. Noi ci troviamo alla confluenza tra due torrenti, quindi gli effetti dell’alluvione sono stati devastanti. L’acqua ha sommerso tutto, arrivando fino a tre metri. Macchinari e merci sono inservibili e i danni sono incalcolabili”.
Quando la furia dell’acqua è arrivata, Michela Nardelli – del ristorante Saloon, in via Pistoiese – si trovava dentro con i clienti. “Abbiamo aperto tutte le griglie – ricorda – ma l’acqua ha invaso ugualmente la sala e la cucina. Il pavimento è andato, come quasi tutti i nostri arredi in legno. Anche i frigoriferi e il cibo sono da buttare. Abbiamo tentato di salvare quello che potevamo con un generatore, ma non basta. Lunedì comunque proveremo a riaprire: lo dobbiamo ai nostri clienti”.
“Un dramma senza precedenti – commenta il Direttore di Confcommercio Pistoia e Prato, Tiziano Tempestini – che, come tale, richiede misure straordinarie per essere gestito al meglio. Le piccole e medie imprese che sono state devastate dall’alluvione non possono risollevarsi con le loro sole forze. è urgente predisporre un blocco di tutte le imposte e dei versamenti dei contributi, accanto alla necessità di una moratoria verso gli istituti di credito, per i mutui e i finanziamenti. Provvedimenti che devono aggiungersi, inevitabilmente, alla dichiarazione dello stato d’emergenza e alla cassa integrazione straordinaria”.

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