7 Novembre 2023

Chiusoli, nel borgo sfigurato dall’alluvione dove non manca la speranza

L'abitato alle porte di Migliana è stato travolto da una valanga di acqua, sassi e terra. Le giovani famiglie del posto vogliono continuare a vivere qui e due bebè sono in arrivo


C’è chi è venuto a liberare dai detriti la casa della nonna. C’è chi qui aveva scelto di mettere su famiglia e non vuole arrendersi. Il borgo di Chiusoli, alle porte di Migliana, è stato travolto dall’alluvione di giovedi scorso. Una frana a monte ha spezzato il canalone interrato su cui scorreva il fosso di Chiusoli con sbocco a valle nel Bisenzio. Una valanga di acqua, sassi e terra si è riversata sulle case del borgo, dove vivono una decina di famiglie che a fatica si sono messe in salvo ai piani superiori. Dopo l’alluvione la fisionomia dell’intero borgo di Chiusoli è cambiata: un edificio ha gli accessi murati dalla terra salita di due metri per effetto dello smottamento. Dal fango si percepisce appena la cuspide del cancello di cinta. Una frana lambisce un altro immobile. E si lavora per veder riaffiorare la strada che raggiungeva le abitazioni. In questi giorni tanti volontari sono arrivati dal borgo di Migliana e non solo ed anche il vescovo Giovanni Nerbini, che a Migliana è venuto a celebrare messa, ha potuto toccare con mano lo spirito di solidarietà e fratellanza che anima i primi tentativi di ritorno alla normalità.

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