È necessaria la definizione di un piano che, sul fronte della manutenzione del reticolo idraulico, tenga conto della svolta climatica e degli eventi meteo estremi. È questa la posizione concordata dai sindaci della Val di Bisenzio e dai tecnici degli enti cui compete la manutenzione degli stessi corsi d’acqua, che fuoriuscendo dai loro alvei o condotti, hanno provocato allagamenti diffusi e frane lo scorso 2 novembre e nei giorni successivi.
Tre settimane dopo quell’evento eccezionale e gli immani danni subiti dal territorio, dalle famiglie e dalle imprese, i sindaci Primo Bosi (Vaiano), Guglielmo Bongiorno (Cantagallo) e Giovanni Morganti (Vernio) hanno incontrato – assieme all’ingegner Alessio Turi della Protezione civile regionale – il responsabile del Genio civile per il Valdarno centrale, Fabio Martelli, e il direttore generale del Consorzio di bonifica Medio Valdarno, Iacopo Manetti, per valutare la situazione del reticolo idraulico che in Val di Bisenzio conta corsi d’acqua per circa 240 chilometri.
È stata fatta anche una verifica sulle coperture finanziarie almeno per gli interventi di somma urgenza che sono numerosi e indifferibili.
La prospettiva è appunto quella di lavorare a un piano, a cui devono concorrere numerose professionalità, che tenga conto della preoccupante evoluzione climatica e di eventi smisurati rispetto al passato, come quello del 2 novembre scorso che in tre ore ha visto abbattersi sulla val di Bisenzio precipitazioni violente, equivalenti a un intero mese di pioggia frequente.
“Lo scenario si sta evolvendo con una rapidità inaspettata, dobbiamo prepararci a fronteggiare situazioni di grande difficoltà in un territorio che per sua stessa formazione è di estrema fragilità” – mettono in evidenza i sindaci, che tornano a chiedere stanziamenti al governo Meloni. “È del tutto evidente che sono richiesti interventi straordinari e che necessitano risorse importanti, data anche la consistenza del reticolo della Vallata. Il Governo deve agire con concretezza e impegnarsi perché queste risorse arrivino”.
