2 Gennaio 2024

I misteri del Castello dell’imperatore e del Cassero medievale raccontati dal documentario di Massimo Rosati

Appuntamento speciale mercoledì 3 gennaio, alle ore 21, alla Casa delle Memorie di Guerra per la Pace


Il Castello dell’Imperatore e il Cassero medievale sono due dei monumenti più affascinanti e suggestivi della città. A raccontare le vicende e i misteri che collegano i due luoghi sarà il documentario realizzato dall’artista e appassionato di storia locale Massimo Rosati, che verrà presentato mercoledì 3 gennaio, alle ore 21, alla Casa delle Memorie di Guerra per la Pace nell’ambito degli eventi promossi in occasione del Natale 2023.

Il programma di iniziative vede il sostegno del Comune di Prato ed è promosso dalla Casa delle Memorie di Guerra per la Pace in collaborazione con Arcantarte Aps e con il Comitato Via Pomeria. L’ultimo appuntamento, di grande interesse, è in programma per sabato 13 gennaio, alle 16, con l’inaugurazione della mostra permanente sulla Prima guerra mondiale, caratterizzata da un percorso innovativo fruibile anche da non vedenti e ipovedenti. Il programma di Natale della Casa delle Memorie si era aperto il 17 dicembre con il saluto itinerante della Fanfara dei bersaglieri, dai giardini del Cassero a piazza del Comune.

Il documentario di Massimo Rosati ricostruisce con dovizia di particolari le vicende che vedono protagonisti il Castello dell’Imperatore e il Cassero, in origine denominato Corridore del Cassero , cioè corridoio del Castello, percorso speciale voluto alla metà del Trecento dai fiorentini subito dopo l’assoggettamento di Prato a Firenze. Serviva a collegare la piccola fortezza costruita presso porta Fiorentina con la porta orientale del Castello dell’Imperatore, sede della guarnigione.

L’alta via coperta, un corridoio lungo in origine 230 metri, collegava le mura al Cassero, cioè al castello, ed era inaccessibile alla città. In questo modo assolveva una duplice funzione difensiva, da attacchi esterni ma anche da possibili rivolte dei pratesi, solo di recente conquistati. Il passaggio permetteva ai soldati di raggiungere direttamente il castello dalle mura urbane e costituiva un percorso sicuro attraverso il quale le truppe fiorentine potevano entrare e uscire in città senza essere viste.

 

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