«Far tacere le armi, educare alla pace». È lo slogan della marcia della pace 2024 in programma nel pomeriggio di domenica 28 gennaio. Ogni anno su ispirazione dell’Azione Cattolica, scout Agesci, oratorio cittadino di Sant’Anna e associazione Cieli Aperti viene promossa questa manifestazione per ribadire l’impegno della comunità di Prato per i valori del rispetto, della convivenza e dell’inclusione. L’iniziativa vede il pieno coinvolgimento del Coordinamento Cittadino per la Pace del Comune di Prato ed è rivolta a tutta la città.
Anche quest’anno i partecipanti si fermeranno in piazza Duomo per ascoltare le parole del Vescovo e in piazza del Comune per ascoltare il Sindaco. «A monsignor Nerbini abbiamo chiesto di commentare il messaggio per la pace di papa Francesco e a Matteo Biffoni alcuni passaggi del discorso di fine anno del presidente Mattarella, dedicati alla ricerca della pace», spiega Lorenzo Leo, tra gli organizzatori dell’evento. Proprio da una frase pronunciata dal Presidente della Repubblica il 31 dicembre 2023 nasce lo slogan della prossima edizione: «Per conseguire la pace non è sufficiente far tacere le armi. Costruirla significa, prima di tutto, educare alla pace».
Questo il programma di domenica 28 gennaio. Ritrovo alle 15,30 in piazza Santa Maria delle Carceri. Qui ci sarà una attività rivolta ai bambini e ai ragazzi per farli riflettere sul costo (alto) che delle armi, «soldi che invece potrebbero essere utilizzati per fare il bene», aggiunge Lorenzo Leo ricordando il continuo appello del Papa al disarmo. Per far comprendere questo messaggio saranno allestiti in piazza dei pannelli dedicati alle spese militari.
Poi partenza per un percorso ad anello che toccherà: alle 16 piazza Duomo, alle 16,30 piazza del Comune e poi ritorno alle Carceri per un flash mob finale. La manifestazione si concluderà con la Luce di Betlemme, portata in città dagli scout, che sarà fatta volare in cielo con una lanterna cinese
