30 Gennaio 2024

Nuovo anno giudiziario, problemi vecchi: organici carenti e boom di rapine in città

Il quadro dell'andamento dei reati e la situazione degli uffici nella relazione del procuratore facente funzione Laura Canovai


Organico del personale amministrativo “insufficiente e inadeguato al bisogno” in un circondario caratterizzato da caratteristiche criminologiche peculiari e un territorio divenuto “importantissimo crocevia di flussi migratori, affaristici, economici e criminali”. È quanto ribadito in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario dalla Procura di Prato. Nella sua relazione, il procuratore facente funzione Laura Canovai passa in rassegna i dati dei procedimenti penali aperti nel corso dell’ultimo anno: 27 quelli relativi a ipotesi di reato di sfruttamento lavorativo, 744 le contestazioni per violazioni contravvenzionali in materia di sicurezza sul lavoro (130 fascicoli in più rispetto all’anno precedente), di cui il 64,2% a carico di imprese cinesi, per le quali si conferma il fenomeno dell’intestazione a prestanome di ditte individuali operanti nella manifattura del tessile-abbigliamento. Un fenomeno – come sottolineato dal procuratore Laura Canovai – che comporta un notevole aggravio investigativo. A seguito delle contestazioni in materia di sicurezza sul lavoro, si conferma la tendenza ad adempiere alle prescrizioni e a pagare le sanzioni, ottenendo così l’archiviazione del procedimento penale. Si sono chiusi così il 75,6% dei 719 procedimenti definiti. La nota positiva è l’unico caso di capannone-dormitorio cinese scoperto e sequestrato nel corso dell’anno, rispetto ai 16 del 2022.
Sempre sul fronte della sicurezza del lavoro, la relazione della Procura di Prato sottolinea i quattro omicidi da infortunio sul lavoro, a cui si aggiungono 102 lesioni colpose, di cui una grave.

Nel periodo di riferimento si sono verificati a Prato e provincia 6 tentati omicidi, di cui 3 nei confronti di donne, mentre non si sono consumati omicidi volontari.
Sul fronte dei reati contro il patrimonio, si segnala il netto aumento di rapine: ben 390 in un anno, oltre una al giorno, rispetto alle 223 dell’anno precedente (+75%). I furti in appartamento denunciati a Prato e provincia sono 918, ovverosia una media di 2,5 al giorno. In leggera crescita le truffe (754 rispetto ai 737 del 2022) e i danneggiamenti (2501 a fronte dei 754 del 2022).
280 i procedimenti aperti per reati di droga, con il microtraffico “totalmente monopolizzato da cittadini nigeriani” e la capacità repressiva delle forze dell’ordine “notevolmente ridotta” dalla nuova ipotesi lieve come fattispecie di reato autonoma di spaccio, introdotta con la legge 10 del 21 febbraio 2014.

Nel corso dell’anno è significativamente aumentato il numero di misure cautelari per porre fine a maltrattamenti in famiglia e stalking, reati per i quali sono stati aperti rispettivamente 203 e 131 procedimenti.
Sette indagini aperte riguardano lo sfruttamento della prostituzione, 4 l’usura, 50 le iscrizioni per bancarotta semplice o fraudolenta. 357 i procedimenti penali iscritti per reati in materia tributaria. 57 i cittadini pratesi a cui è contestato di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza.
In crescita le violazioni ambientali (182 contro i 119 dell’anno precedente), e le violazioni edilizie e urbanistiche con 247 nuove contestazioni.

A fronte di un quadro così composito e di una mole di lavoro significativa, la Procura di Prato sottolinea l’inadeguatezza delle piante organiche. Se per i magistrati, oltre al posto di procuratore, risulta scoperto uno dei 9 posti da sostituto procuratore – è sul fronte del personale amministrativo che il sottodimensionamento si fa sentire ancora di più. Sono soltanto 23 le unità di personale amministrativo presenti in Procura, di cui due prestano servizio altrove, altrettanti fruiscono di parziali distacchi e applicazioni presso altri uffici, una svolge servizio part-time, 4 godono dei benefici della legge 104/92 e due sono stati ammessi a beneficiare dei permessi ex art. 42, comma 5 D.Lgs. 151/2001. Si registra carenza del 100% per i profili di dirigente amministrativo e conducente di automezzi e del 66,67% per il profilo di cancelliere esperto.

Nemmeno la recente assunzione di un funzionario amministrativo tramite concorso ha permesso di incrementare il personale in servizio, in quanto il funzionario neoassunto ha dato le dimissioni dopo tre mesi di servizio.
“Tale esiziale carenza di personale non può che riverberarsi negativamente sull’efficienza dell’Ufficio, rendendo insostenibile, malgrado l’impegno profuso, il peso degli adempimenti ai quali sono preposti gli impiegati dell’amministrazione della giustizia. (…) Non si può non segnalare vibratamente alle VV.E.. che non appare ammissibile che il Ministero della Giustizia non provveda a sanare le vistose discrepanze indicate dal sottoscritto e dai suoi predecessori” scrive il procuratore facente funzione Laura Canovai, che aggiunge: “Non è possibile accettare che nel nostro distretto vi siano uffici di Procure con un numero di magistrati inferiore a quello di Prato ma con un supporto amministrativo di gran lunga superiore e ciò senza che nessuno intervenga a tutela dei dipendenti dell’Ufficio e soprattutto della dignità degli utenti”.

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