La politica non può intendere il voto come delega in bianco, né considerare le elezioni come unico momento per convogliare a sé la cittadinanza, anche attraverso liste civiche di supporto ai partiti. Da questo assunto e dalla riaffermazione del valore della partecipazione dei cittadini al dibattito pubblico, scaturisce un nuovo impegno di associazioni e comitati, che si sono riuniti nella nuova Associazione AttivaPrato, soggetto con carattere “volontario, apartitico, aconfessionale, senza differenze di razza, di sesso, di religione e senza scopo di lucro”, che si propone come primo obiettivo entro la fine della legislatura la riscrittura del regolamento comunale della partecipazione, in modo da inserire “nuovi e più moderni istituti che consentano il confronto non solo nel momento istruttorio, ma durante tutto il percorso decisionale. Istituti che permetteranno ai cittadini di dialogare e collaborare con la politica locale, mitigando quella lontananza della società civile dalle amministrazioni che ha caratterizzato fino ad oggi molti dei percorsi deliberativi riguardanti il nostro territorio”.
Alla prima riunione di AttivaPrato di martedì scorso per la costituzione dei gruppi di lavoro, erano presenti rappresentanti di numerosi Comitati e associazioni:
Cittadini Lungo Bisenzio, Casale, Chiesanuova, Civico Narnali, Piazza Cicognini/S.Trinita, Polis, Condominio Lippi, Residenti centro storico, S.Domenico, Civico Prato, P.zza Ciardi/via del Serraglio, Cantiere, Extinction Rebellion Prato, Macrolotto Zero.
Presidente dell’Associazione AttivaPrato è Paolo Sanesi, volto storico della cittadinanza “attiva” pratese. Assieme a lui, fanno parte del Consiglio dell’associazione Carlo Ciliegioli, Sergio Benvenuti, Lisa Puccianti e Pasquale Petrella.
La prossima riunione di AttivaPrato, un’assemblea aperta alla cittadinanza e a tutti i comitati che vorranno partecipare, si terrà lunedi 29 gennaio alle ore 21 al Centro civico di via Tintori a Prato.
“Dal 2003 ci sono stati vari momenti in cui i Comitati e i gruppi civici hanno dato il loro contributo di idee – ad esempio nell’ambito del progetto Prato Partecipa -, presentando documenti e centinaia di pagine al consiglio comunale in tema di sicurezza, illuminazione, rifiuti, piste ciclabili, per rappresentare problemi e possibili soluzioni. Purtroppo – continua Paolo Sanesi – non siamo stati presi in considerazione dalla politica; ne è scaturito l’allontanamento delle persone, dai nostri incontri, dai processi partecipativi, che non vengono adeguatamente comunicati e raccolgono scarsa presenza (come i tavoli per il piano strutturale con appena 45 persone); ma ne derivano anche fenomeni quali l’astensionismo elettorale. Il nostro obiettivo è ricreare un rapporto diretto tra cittadino e pubblica amministrazione”.
