3 Febbraio 2024

Ampliamento aeroporto Peretola, la sottocommissione del Ministero ritiene vada considerata l’ “opzione zero”

La commissione tecnica per la verifica dell'impatto ambientale del Mase ha espresso un parere in cui si ritiene sbagliati i presupposti per cui non viene considerata l' "opzione zero" ossia la non attuazione del piano di ampliamento. La replica di Toscana Aeroporti.


La sottocommissione Vas della Commissione Tecnica per la Verifica dell’Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente ha espresso un parere di 164 pagine sul progetto di potenziamento dell’aeroporto di Firenze con la nuova pista, con una nutrita serie di raccomandazioni e condizioni ambientali per consentire il completamento del procedimento ambientale Via-Vas sul Masterplan. Il parere, sottoscritto il 23 dicembre scorso, è parte della fase che definisce quali approfondimenti tecnici debbano ritenersi necessari per poter successivamente procedere alla valutazione integrata (fase di “scoping”). Nel parere sono contenute indicazioni in vista della redazione dello Studio ambientale integrato (Sai) relativamente alla tutela del suolo e della biodiversità, indicazioni per il monitoraggio ambientale delle opere, e si considerano sbagliati i presupposti per l’esclusione della cosiddetta ‘opzione zero’, ossia la non attuazione del piano da parte del proponente (Toscana Aeroporti). “Si ritiene che le motivazioni con cui il Proponente ha escluso di considerare l’opzione zero – si legge – siano state forzate da un assunto logicamente e normativamente sbagliato, dal momento che l’approvazione della Project review del Piano di Sviluppo Aeroportuale e del progetto può avvenire solo a valle della compatibilità ambientale riconosciuta alla proposta di piano e alle opere incluse, e che tale compatibilità ambientale si basa su studi e su valutazioni che devono considerare le alternative possibili, tra cui l’opzione zero, dimostrandone l’effettiva percorribilità scevra da un condizionamento (la non coerenza con un supposto ‘prevalente interesse pubblico e nazionale’) che, di fatto, allo stato attuale non esiste”.

“In generale, rispetto al tema dell’analisi delle alternative – si legge ancora nel parere della commissione tecnica del Mase -, si ritiene necessario che in sede di Sai vengano considerate e maggiormente approfondite le opzioni che puntano ad uno sviluppo congiunto del sistema aeroportuale Toscano (costituito dagli Aeroporti di Firenze e Pisa) in coerenza, peraltro, con le criticità evidenziate nei documenti relativi alla fase di scoping di Vas del Piano Nazionale degli Aeroporti, presentati ai fini dell’avvio della procedura di Vas nell’anno 2022 e con gli spunti forniti in sede di dibattito pubblico e non accolti da Toscana Aeroporti. Tale sviluppo include anche le possibili ipotesi di connessione via ferro tra i due scali”. Rispetto agli inviti a porre attenzione all’aumento dei flussi turistici verso la città di Firenze “che l’aeroporto nella nuova configurazione proposta potrà determinare – afferma la sottocommissione – si invita il proponente a sviluppare in sede di Sai un approfondimento circa le presenze turistiche che si possono attendere dal nuovo assetto aeroportuale, possibilmente in termini quantitativi e non solamente qualitativi. Tale approfondimento potrà concorrere ad una analisi della capacità di carico della città di Firenze che certamente, comunque, non compete a Toscana Aeroporti e nemmeno a Enac, e che potrà essere condotta nell’ambito di un adeguato contesto di pianificazione territoriale da individuare”.

A stretto giro di posta è arrivata la replica di Toscana Aeroporti: “il documento ricevuto non contiene alcuna valutazione finale sul nuovo Masterplan aeroportuale e rappresenta unicamente l’atto formale attraverso il quale il Ministero ha portato a conclusione la fase di scoping del procedimento integrato Via-Vas avviato da Enac. Si tratta di una fase esclusivamente consultiva e non prescrittiva, all’interno della quale i soggetti competenti in materia ambientale individuati dal Ministero sono stati chiamati a indicare a Enac quali approfondimenti tecnici sono necessari per poter successivamente presentare lo Studio Ambientale Integrato (SAI) e quindi avviare la procedura finalizzata all’espressione del giudizio di sostenibilità Via-Vas. Solo in quella fase, infatti, saranno elaborate e formulate le valutazioni in merito alla sostenibilità ambientale del nuovo Masterplan 2035 e di tutte le opere in esso incluse – prosegue la nota di Toscana Aeroporti –  Il parere della Commissione, quindi, si limita a formulare raccomandazioni e suggerimenti ambientali alle quali Enac e Toscana Aeroporti si atterranno per consentire il corretto e informato completamento del procedimento ambientale Via-Vas, in piena coerenza con quanto previsto dalla normativa e dai regolamenti di settore. Questa ultima fase si concluderà entro 3-4 mesi, al termine dei quali il Ministero dell’Ambiente, di concerto col Ministero della Cultura, esprimeranno il parere motivato di sostenibilità ambientale del piano e di compatibilità ambientale delle opere in esso incluse”.

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