251 partite Iva chiuse d’ufficio in Toscana, di cui ben 140 a a Prato, dopo i controlli preventivi della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate. Sono i dati riferiti al 2023, emersi nel corso del confronto parlamentare in commissione Finanze alla Camera, a seguito di un question time del deputato di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.
“Grazie alla norma inserita in Legge di Bilancio 2022 che contrasta le cosiddette aziende ‘Apri e chiudi’, fortemente voluta dal Governo Meloni, in Toscana, nel 2023, le cessazioni d’ufficio di Partite IVA sono state 251. Un numero davvero importante, che dimostra quanto questo strumento di legge di rapida attuazione, in uso alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate, alle quali ripetiamo il nostro grazie per l’incessante lavoro di garanzia della legalità, sia particolarmente efficace. A confermarlo, anche il dato che riguarda l’intero territorio nazionale, che conta 2428 partite IVA cessate d’ufficio. Solo sul territorio pratese, in particolare, sono state ben 140 le partite IVA che, grazie ai controlli preventivi della GdF e dell’Agenzia delle Entrate, sono cessate”.
La norma contro l”Apri e chiudi’ prevede inoltre non solo una sanzione di 3mila euro, ma anche la richiesta di una fideiussione bancaria, o di una polizza fideiussoria non inferiore a 50mila euro per tre anni per poter riaprire la partita IVA. “È finito il tempo di pseudo imprenditori che evadevano in modo continuativo le imposte, svuotando così le casse dello Stato, dei prestanome e delle aziende fantasma a danno di lavoratori onesti che tengono in vita, invece, un tessuto economico sano” commenta Chiara La Porta.
