12 Febbraio 2024

Inerti gestiti illegalmente: individuate le 3 zone in cui sono state stoccate oltre 3.500 tonnellate di rifiuti edili

Le indagini del nucleo dei carabinieri forestali partite un anno fa da un cantiere edile nella zona nord di Prato


Rifiuti stoccati illegalmente a Carmignano, Prato e Montemurlo. E’ l’esito delle indagini iniziate un anno fa dai carabinieri forestali di Prato in collaborazione con l’Arpat. Il lavoro degli inquirenti prese le mosse dal controllo sulla gestione dei rifiuti operato in un vasto cantiere edile posto nella zona nord di Prato, da cui risultarono varie irregolarità di carattere amministrativo e diverse ipotesi di violazioni penali, tra cui: esecuzione di lavori edili in difetto della necessaria autorizzazione, falsità ideologica commessa da privato in un atto pubblico, deposito incontrollato e gestione non autorizzata di rifiuti pericolosi e non pericolosi consistente nel trasporto e nello smaltimento illecito mediante riutilizzo come terre vergini stese su terreni industriali e agricoli.

Sono stati individuati due siti utilizzati per il trasporto di oltre 1000 tonnellate di rifiuti e il loro deposito come se fossero terre naturali: un terreno agricolo adibito a oliveta nel comune di Carmignano e un sito industriale nel comune di Prato. Ingenti quantitativi di materiale erano stati inoltre trasportati verso un terzo sito, un centro di recupero inerti a Montemurlo, dove sono state riscontrate oltre 2.500 tonnellate di rifiuti da demolizioni gestiti anch’essi in maniera non autorizzata.

Gli accertamenti condotti presso il comune di Prato hanno confermato l’assenza di Scia e l’esistenza di uno sbancamento non autorizzato esteso per quasi 400 mq e lungo un metro e mezzo e la realizzazione abusiva di due muri lunghi 20 metri. Sono state segnalate in procura dieci persone. Sono state inoltre imposte apposite prescrizioni per regolarizzare gli illeciti sanabili in materia di gestione dei rifiuti e per ripristinare lo stato dei luoghi alterati dagli illeciti commessi in materia edilizia: sono state contestate sanzioni amministrative pari a 3000 euro per le violazioni delle norme in ambito ambientale. I Carabinieri fanno sapere che la Procura ha disposto lo stralcio di quanto emerso nel centro di recupero inerti di Montemurlo, che andrà a costituire fascicolo penale separato.

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