13 Febbraio 2024

La Finanza sequestra 1,4 milioni di accessori per abbigliamento e 1000 metri di tessuto contraffatti

Il controllo ha riguardato un'azienda cinese di commercializzazione al Macrolotto Uno


Continuano i controlli della guardia di finanza a tutela del distretto industriale: i finanzieri del Gruppo di Prato hanno sequestrato in una ditta al Macrolotto Uno oltre un milione e quattrocentomila accessori per abbigliamento e mille metri di tessuto contraffatti. Il titolare della ditta, un trentenne cinese, è stato denunciato per il reato di commercializzazione di capi contraffatti. L’azienda, secondo gli accertamenti di finanzieri, si occupava di rifornire all’ingrosso altre realtà interessate alla produzione e vendita di abiti con marchi contraffatti. Ulteriori accertamenti saranno rivolti proprio a ricostruire tutti gli anelli della filiera del falso.
L’intervento della Guardia di Finanza di Prato si inserisce nel solco di un’attività costante a tutela della proprietà intellettuale di marchi registrati nazionali ed esteri; il contrasto alla contraffazione e alla concorrenza sleale mira anche a salvaguardare il consumatore finale da acquisti di merce pericolosa per la salute pubblica poiché priva di certificazioni. Nel corso del 2023 le Fiamme gialle pratesi hanno sequestrato oltre 5,6 milioni di capi ed accessori di abbigliamento per un totale di 13 milioni di euro, 6 milioni di integratori alimentari messi in vendita illecitamente, per un controvalore di 500 mila euro, 20 clichè e 15 punzoni per la stampa dei marchi contraffatti sui tessuti, in grado di trasformare quotidianamente 85.000 anonimi capi di abbigliamento in abiti griffati per un valore commerciale di un milione al giorno.

Come rilevato in un recente studio dell’Ocse il traffico di beni contraffatti è in crescita negli ultimi anni, nei quali i contraffattori si sono concentrati sui settori chiave del manifatturiero italiano come abbigliamento, calzature, pelletteria e prodotti ottici. Negativi i riflessi occupazionali e per gli affari: negli ultimi anni l’industria italiana dell’abbigliamento ha perso il 10% delle vendite a causa della contraffazione dei propri prodotti in tutto il mondo.