22 Febbraio 2024

Terzo mandato sindaci, Biffoni: “E’ un Paese bizzarro, sarà consapevolezza dei partiti spiegare la scelta fatta”

Così il primo cittadino in merito al ritiro dell'emendamento della Lega sul terzo mandato ai sindaci dei comuni oltre i 15mila abitanti


“E’ un Paese bizzarro. Sarà consapevolezza dei partiti politici, a partire dal mio, spiegare all’ossatura portante di chi ha vinto anche quando i partiti andavano male e di chi ha riempito le piazze quando c’era bisogno perché è stata fatta questa scelta. Magari sfugge a me la ratio, ma faccio fatica a pensare che tutti i sindaci d’Italia che si sono espressi all’unanimità in quel senso siano così fuori di testa rispetto a chi sta decidendo a Roma”. Lo ha dichiarato, a margine dell’evento di presentazione della mostra “Second Life” al Centro Pecci, Matteo Biffoni sindaco di Prato e presidente Anci Toscana, in merito al ritiro dell’emendamento della Lega sul terzo mandato ai sindaci dei comuni oltre i 15mila abitanti.

“Tutti i sindaci d’Italia avevano puntato molto sul terzo mandato, la posizione di Anci era chiara e netta – prosegue Biffoni -. Sindaci di centrosinistra e centrodestra, nord e sud, tutti quanti, avevano sottoscritto un appello storico dell’Anci per fare esattamente come fanno da tutte le altre parti e sottoporre al giudizio dei cittadini chi tutte le volte si sottopone al giudizio dei cittadini, a differenza di chi sta decidendo a Roma, che magari è in Parlamento da 20-30 anni e nessuno se l’è scelto”. “Lo avevo preventivato, era una battaglia politica dentro la maggioranza per un verso e dentro il mio partito per un altro. Per quanto mi riguarda io farò il sindaco fino all’ultimo minuto del passaggio di consegne, poi se mi prendo un po’ di riposo non mi fa proprio disgusto”, conclude Biffoni che a giugno concluderà il suo secondo mandato come primo cittadino a Prato.

“Sul terzo mandato il sindaco Biffoni sbaglia. La sua appare sempre più una posizione personalistica, legata a uno status di potere che con difficoltà riesce ad abbandonare. Ne sono una riprova le dichiarazioni sprezzanti rivolte ai parlamentari che hanno cassato gli emendamenti sul terzo mandato per i sindaci. Una scelta, quella presa a livello parlamentare assolutamente saggia”. E’ la replica del consigliere comunale di Fratelli d’Itali e responsabile degli enti locali per FdI Tommaso Cocci sullo stop al terzo mandato per i sindaci delle città sopra i 15.000 abitanti. “I poteri e le prerogative di un sindaco, come quelli di un presidente di Regione, sono tante e tali che porre un limite alla loro durata è assolutamente opportuno – prosegue Cocci -. Il limite del ‘doppio mandato’ non è una peculiarità esclusivamente italiana: la stessa cosa succede per il presidente degli Stati Uniti e così in molte altre realtà. È evidente che, sfumata l’ipotesi di terzo mandato, il Pd pratese e toscano si sta avvitando su ipotesi di valzer di poltrone e assestamenti di potere che vedono come convitato di pietra proprio lo stesso sindaco Biffoni. Se questo valzer rimanesse all’interno delle dinamiche del Pd allora non ci interesserebbe, ma purtroppo sta avendo ricadute serie sulla città che ormai da mesi vive in un clima amministrativo sospeso”.

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