7 Febbraio 2024

Via Magnolfi, due grandi artisti contro spaccio e criminalitá

Le case dove nacquero Filippino Lippi e Malaparte da valorizzare contro il degrado della via. Il passo di Maledetti toscani che merita una targa


 

Ho letto sul Buongiorno Prato di ieri che in via Magnolfi ci sono le case natali di Malaparte e Filippino Lippi. Ma non ci sono segnalazioni di dove si trovino. La sensazione è che a Prato cose del genere non interessino a nessuno.
Elisabetta Tesi

 

Concordo sull’ultima frase. Prato ha acquisito benessere dal proprio lavoro e sembra vivere un presente infinito con sguardo al futuro, senza indulgere al passato. Tuttavia, dovrebbe essere valorizzata la circostanza che in via Magnolfi siano nati a oltre quattro secoli di distanza Filippino Lippi e Curzio Malaparte. Il piu importante pittore e il maggior scrittore pratesi.
E sarebbe bene segnalarlo, in una targa oppure un totem già all’ingresso di via Magnolfi, per chi arriva dalla stazione.

Un biglietto da visita a costo zero, del quale è già pronto il testo:

“S’apre qui davanti a me la via Magnolfi, che i vecchi pratesi chiamano ancora via Nuova (e lì si stendevano un tempo orti di cavoli, chiusi giardini di magnolie e di allori), dove siamo nati, Filippino Lippi ed io: con nello sfondo lo Spazzavento acuto e bizzoso. Il mio monte di quando ero ragazzo a Coiano, a Santa Lucia”.

È il passo di Maledetti Toscani che anticipa il desiderio (poi esaudito) di Curzio Malaparte di esser sepolto allo Spazzavento e da lassù “sputare nella gola del tramontano”.

Si dirà: con tutti i problemi di spaccio e criminalità, ha senso pensare alle citazioni letterarie? letterarie? Sì, se è vero che la cultura rappresenta ovunque un ostacolo al degrado e un invito al rispetto dei luoghi.

E nella fattispecie darebbe forza all’iscrizione che segnala la casa natale di Filippino

… posta all’angolo con la via intitolata al pittore, troppo in alto per caratteri divenuti col tempo quasi illeggibili. Vi è scritto che nel 1459 lì, nella casa comprata dal padre Fra Filippo, nacque Filippino. Aggiungendo una prerogativa “precursore di Raffaello” praticamente ignota in città.

La casa dove nacque Malaparte invece è segnalata da una targa in metallo e vetro apposta dal Rotary club Prato nel 1998, centenario dalla nascita dello scrittore.

Contiene una citazione desueta dei pratesi firmata Malaparte e nell’ultima riga si legge che in quel palazzo nacque lo scrittore.

Due grandi pratesi nati in una delle più belle, moderne e “curiose” (grazie alla torre di avvistamento simile a un faro marino) strade del centro. Una via attraversata domenica dall’uomo col machete. Il ricordo dei grandi che li nacquero e crebbero sia di stimolo al riscatto. Non costa niente e niente c’è da inventare. Solo da soffiare sulla polvere e smettere di ignorare personaggi e storie che abbiamo in casa. Anzi, ora in soffitta. E meritano di esser esposte in salotto.

Buongiornoprato@tvprato.it

disegno di Marco Milanesi

 

 

 

 

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