23 Marzo 2024

Amministrative, Gianni Cenni presenta il simbolo della lista civica e va all’attacco sui lavori in via Catani

Richiamo agli elementi della pratesità con i colori del Gonfalone del Comune e il filo. Prima della presentazione, l'incontro con residenti e commercianti di via Catani che protestano per i lavori in corso. Cenni: “Un progetto senza capo né coda e pericoloso. Se diventerò sindaco, metterò le mani sull’intervento”


Un cerchio con bordo blu, fondo bianco e fili colorati all’interno: ecco il simbolo della lista civica ‘Gianni Cenni sindaco’. Un simbolo semplice ma che richiama alla pratesità: “Il blu, il rosso e il giallo richiamano il Gonfalone del Comune – spiega il candidato sindaco di Prato del centrodestra – il filo rappresenta l’essenza della nostra storia, la radice della nostra creatività”.
Il simbolo è stato presentato oggi da Gianni Cenni (candidato sindaco del centrodestra pratese) e da alcuni dei candidati della sua lista civica: Lorenzo Frasconi, 71 anni, ingegnere ed ex dirigente del Comune di Prato; Vincenzo Palmeri, 62 anni, geometra; Stefano Tesi, 45 anni, consulente della sicurezza sul lavoro, ultras del Prato; Isabella Zingarini, 64 anni, farmacista all’ospedale Santo Stefano; Rosario D’Orsi, 64 anni, presidente del Gruppo sportivo Mezzana; Ilaria Iannotta, 55 anni, imprenditrice tecnico dei servizi sociali; Sandro Ciardi, 57 anni, imprenditore tessile. “Volevo riassumere al meglio la mia cifra che è quella del fare, del realizzare – le parole del candidato sindaco – volevo rappresentare la concretezza e per Prato la concretezza è il filo che si tesse, si annoda, si cuce dando vita alla tela. La nostra sarà tanto grande, strutturata e resistente da reggere progetti veri e idee fattibili: il nostro futuro, insomma, Un simbolo che racconta anche l’apertura a tutte quelle realtà e a tutte quelle persone che vogliono impegnarsi in un progetto costruttivo e propositivo”.

“In questo cerchio c’è quello che serve a fare la tela – ancora Gianni Cenni – e Prato conosce il valore della tela”. Tessitore di comunità, uomo in grado di annodare i fili del dialogo e della cooperazione. Ogni filo un tema, un bisogno, un’esigenza. Lavorare il filo per costruire risposte. “Il nostro viaggio è cominciato già da settimane – aggiunge Gianni Cenni – di fili ne abbiamo raccolti un bel po’ ma sono fili consumati dalla sfiducia, dalla delusione, dal malcontento. A quei fili intendo restituire le caratteristiche delle nostre tele: resistenza, bellezza e qualità”.

Prima della presentazione del simbolo della sua lista civica, stamani Gianni Cenni ha incontrato i residenti e i commercianti di via Catani che da settimane protestano e combattono contro la decisione dell’amministrazione comunale di modificare l’attuale assetto viario della strada utilizzando i fondi Pnrr. Decine le persone che si sono presentate all’appuntamento e hanno chiesto il blocco dei lavori.
“Qui i lavori non servivano, qui si spendono soldi pubblici per un intervento che nessuno vuole, che non ha una logica e che soprattutto crea situazioni non di potenziale bensì di reale pericolo a causa dell’interferenza tra veicoli, mezzi pubblici e biciclette. Ma si può tollerare che vengano spesi centinaia di migliaia di euro per scontentare i cittadini e mettere a rischio la loro incolumità?” ha affermato Cenni.

“Capisco il malcontento e la preoccupazione – il commento di Cenni – se sarò eletto, apporterò immediatamente modifiche al progetto in corso d’opera. Io una situazione di pericolo come questa non me la prenderò, state tranquilli. E se per fare modifiche dovrò metterci dei soldi costretto da questa amministrazione che ha ingessato tutto con i fondi Pnrr, li metterò: la sicurezza dei cittadini, per me, non ha prezzo”. Ad accompagnare Gianni Cenni, il candidato della lista civica Lorenzo Frasconi, ex dirigente del Comune di Prato che venti anni fa ha promosso, dopo una lunga concertazione tra i suoi uffici e i cittadini, l’attuale assetto di via Catani. “Vi parlo da tecnico – le sue parole – venti anni fa lavorai per separare la sosta dall’attraversamento veicolare, ora si rimescola tutto e si torna indietro con un progetto che è profondamente sbagliato. Un progetto con tante aggravanti: piste ciclabili di un metro e 25 anziché due metri e mezzo e dunque non a norma, fermate degli autobus lungo la strada con le prevedibili code che si formeranno, la mancanza del metro e mezzo che per legge deve separare la ciclabile dalle auto. Un progetto confuso”.
Gianni Cenni e Lorenzo Frasconi sono stati chiari: “Questo progetto va sospeso e ripensato. Ma perché spendere soldi pubblici per portare disagi anziché migliorare la vita delle persone”?

Di seguito l’intervista al candidato Cenni. 

 

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